Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutti in ufficio. A casa propria Telelavoro, dal 2018 via libera ai primi quindici dipendenti

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2017

COMUNE.

Dopo l'esperimento, i “distaccati” a domicilio saranno almeno centotrenta

Tutti in ufficio. A casa propria Telelavoro, dal 2018 via libera ai primi quindici dipendenti

Via libera al telelavoro per i dipendenti del Comune. La Giunta, in accordo con i sindacati, ha stabilito la possibilità di svolgere i propri compiti da casa o da altro luogo, per i lavoratori che ne faranno richiesta e saranno in possesso degli strumenti necessari: computer, tablet o smartphone e una connessione web. «Dal primo gennaio 2018 partiremo con i primi quindici dipendenti, per arrivare a 130 entro il 2019», spiega l'assessore al Personale, Danilo Fadda, che aggiunge: «Per ora il provvedimento riguarda il 10 per cento della forza lavoro, ma l'obiettivo è estendere la possibilità al maggior numero di dipendenti possibile. Abbiamo stimato che circa il 60-70 per cento delle attività possono essere svolte a distanza».
I CONTI Tra i vantaggi immediati, un aumento della produttività stimato tra il 15 e il 20 per cento e una riduzione dei costi: con 130 dipendenti che non andranno più in ufficio, il Comune risparmierà centomila euro all'anno tra buoni pasto e straordinari.
IL DECRETO Finora solo i Comuni di Milano e Torino e la Provincia autonoma di Trento avevano avviato questo tipo di rapporto di lavoro con i propri dipendenti, che ora viene esteso a tutta la Pubblica amministrazione da un decreto del ministro Marianna Madia. L'introduzione del telelavoro (poter lavorare da casa invece che in ufficio) e del cosiddetto lavoro agile (la possibilità di svolgere la propria attività in qualunque posto) è considerata particolarmente importante per le donne: su 1.333 dipendenti del Comune rappresentano il 43 per cento, ma sono costrette a chiedere il part-time 42 casi su 64. «Oltre agli impegni legati al lavoro, spesso le donne si occupano della famiglia, dei figli piccoli o di genitori anziani», aggiunge l'assessore Fadda, «impegni che le costringono a limitare le prospettive di carriera. Col telelavoro si possono conciliare meglio i diversi impegni e abbattere tanti ostacoli».
IL SINDACO Massimo Zedda ha sottolineato che un provvedimento come questo non fa che migliorare il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro. «Come per le ferie solidali, è un'iniziativa che rafforza il rapporto con l'azienda. I lavoratori si sentono compresi nelle loro esigenze, come è giusto che sia», spiega, la possibilità di non raggiungere l'ufficio sarà gradita a molte nostre lavoratrici ma anche a chi ha problemi di salute, che siano disabilità o malattie di lieve entità, e può continuare a lavorare comodamente da casa. Abbiamo anche tanti pendolari che spendono per venire al lavoro, rischiando incidenti, che potranno rimanere a casa o lavorare da un'altra postazione a loro scelta».
I SINDACATI La possibilità di non dover più raggiungere l'ufficio piace anche ai sindacati. Francesca Zenoni (Cgil), Stefano Loi (Cisl) e Piergiorgio Quartu (Uil) che hanno partecipato alla presentazione sottolineando il fatto che spetterà ai lavoratori farne richiesta e non sarà un'imposizione dall'alto.
Marcello Zasso