Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, la raccolta è sospesa Dopo il Tecnocasic anche l'impianto di Villacidro va in tilt

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2017

Camion dirottati a Iglesias, ma non c'è posto per tutto: «Prima ospedali e mercati»

 

Un'emergenza al quadrato: l'impianto del Tecnocasic è fuori uso da più di un mese e quello per le emergenze, a Villacidro, è in tilt da 24 ore. Impossibile conferire i rifiuti indifferenziati: la raccolta in città per oggi è sospesa. Questione di priorità.
SERVIZI GARANTITI In base alle disposizioni del piano regionale, la discarica di riferimento è quella di Iglesias, ma la percentuale di spazzatura che è concesso scaricare ai camion che provengono dal capoluogo è di sessanta tonnellate. «È necessario ragionare giorno per giorno e nel rispetto della quota che ci è stata assegnata. Oggi dobbiamo garantire i servizi essenziali, ovvero quelli dei mercati civici, degli ospedali e delle altre strutture sanitarie. Per questa ragione il ritiro della frazione secca e dell'indifferenziata non potrà essere effettuata. Nessun problema per carta, vetro e plastica», spiega l'assessora all'Innovazione tecnologica, comunicazione e politiche per il decoro urbano Claudia Medda. «Abbiamo più volte sottolineato la necessità di riaprire l'impianto di smaltimento del Tecnocasic, il guasto a quello di Villacidro potrebbe essere dovuto al carico eccessivo di lavoro».
TUTTI A IGLESIAS Ieri mattina la discarica di Is Candiazzus, a Iglesias, ha aperto le porte ai rifiuti di tutti i comuni dell'area metropolitana e a quelli del Medio Campidano e la situazione non migliorerà almeno fino a sabato.
NASTRO IN AVARIA La causa dell'emergenza è un guasto «al nastro di estrazione secondario della sezione meccanica», è scritto nella segnalazione inviata ieri mattina dagli uffici della Villaservice di Villacidro. In altre parole: il nastro sul quale scorrono i rifiuti che devono essere divisi in due categorie, quelli da mandare subito in discarica e quelli che devono essere prima stabilizzati nell'impianto di compostaggio, è in avaria e può essere garantito solo il servizio di smaltimento dei rifiuti ritirati nel territorio comunale.
L'ORDINANZA A dettare le regole è l'ordinanza del presidente della Regione Francesco Pigliaru (prorogata fino al 3 luglio) che indica la Villaservice di Villacidro come discarica di servizio per il Tecnocasic e dispone che l'eccesso venga dirottato a Iglesias. «Se ci avessero consentito di costruire una discarica di servizio qui a Macchiareddu - spiega l'amministratore unico del Tecnocasic Giuseppe Cucca - non ci sarebbero stati questi disagi, perché l'impianto sarebbe stato utilizzato per lo smaltimento delle ceneri e anche per le situazioni di emergenza come questa».
La trasferta forzata nell'Iglesiente, oltre a disagi e disservizi, comporta un aumento dei costi per le amministrazioni. Solo martedì mattina, il Comune di Cagliari aveva sollecitato proprio la riapertura tempestiva del termovalorizzatore. «Qualora ci venisse richiesto dal Comune, potremo ristorare il costo attingendo al fondo che è destinato proprio ai maggiori oneri di trasporto».
MANUTENZIONE E FIAMME La situazione a Macchiareddu sembra prossima a una soluzione. Il Tecnocasic è chiuso per un concorso di cause. L'impianto dispone di quattro forni, di cui tre per i rifiuti normali e uno per quelli ingombranti. Uno di questi è fuori uso perché un incendio qualche settimana fa ha danneggiato il nastro di pre-selezione, gli altri sono in manutenzione straordinaria, un intervento programmato che non poteva essere rinviato. «Salvo imprevisti, un forno riaprirà a metà giugno, l'impianto di pre-selezione a fine mese, un altro forno a metà luglio e l'ultimo a metà agosto. Mentre quello per gli ingombranti potrebbe rientrare in funzione ai primi di agosto», rassicura Cucca.
FERIE FORZATE Nel frattempo i dipendenti hanno aderito a un piano di ferie forzate e, allo stesso tempo, hanno coperto i turni obbligatori nello stabilimento chiuso. «Nonostante l'impianto non sia in funzione, una squadra di sette dipendenti è sempre presente. Una questione di vigilanza e di sicurezza», conclude l'amministratore di Tecnocasic.
Mariella Careddu