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Cagliari, il Comune manda a casa i dipendenti: c'è il telelavoro

Fonte: web SardegnaOggi.it
8 giugno 2017

 

Cagliari, il Comune manda a casa i dipendenti: c'è il telelavoro
Il Comune di Cagliari sperimenta il telelavoro: i dipendenti invece di lavorare in ufficio potranno farlo a casa o ovunque si trovino.



CAGLIARI - La prima prova avverrà a partire dal 2018 con 15 dipendenti, l'obiettivo è arrivare a 130: il Comune, grazie a una delibera approvata ieri, è pronto a sperimentare il telelavoro e il lavoro agile. Di cosa si tratta? Il primo prevede la possibilità per il lavoratore di svolgere la propria mansione anche da casa mentre il secondo è una evoluzione del telelavoro in quanto il dipendente per lavorare non ha bisogno di una postazione fissa, ma è sufficiente un dispositivo mobile e una connessione a internet.

Due innovazioni nel mondo del lavoro che hanno l'obbiettivo di superare i modelli organizzativi basati sul controllo fisico della presenza del lavoratore per andare verso un concetto che privilegia i risultati e il raggiungimento degli obiettivi. I vantaggi del lavoro a distanza, hanno sottolineato oggi il sindaco Massimo Zedda e l'assessore agli Affari Generali Danilo Fadda, sono estesi a tutti: lavoratori, amministrazione e cittadini.

I vantaggi. Per il lavoratore si potrà ottenere un miglior equilibrio fra vita privata e lavoro, che consentirà una maggiore conciliazione tra vita professionale e vita familiare.  Per l’Amministrazione i vantaggi sono evidenti in termini economici: a titolo esemplificativo solo sui buoni pasto e sullo straordinario, non previsti per il lavoro a distanza, su 130 dipendenti il risparmio annuo è pari a 100.000 euro.  Da calcolare poi il risparmio sui costi immobiliari, attraverso una razionalizzazione degli spazi e un taglio delle spese di gestione degli immobili. Importanti anche i dati sulla riduzione drastica dell’assenteismo e sul miglioramento della produttività, stimato tra il 15 e il 20 per cento. Per la collettività i benefici sono molteplici ed estesi. Innanzitutto l’aumento dei livelli produttivi si traduce in una migliore qualità e celerità dei servizi al cittadino. Vi è poi una riduzione dei livelli di traffico che comporta anche una diminuzione dell’inquinamento e delle polveri sottili, di indubbio beneficio per la salute pubblica.

L'avvio. A seguito di un monitoraggio delle tipologie delle attività che è possibile svolgere col telelavoro e con il lavoro agile, il Comune individuerà il personale interessato con una rilevazione dei bisogni e delle esigenze dei singoli sulla base di criteri oggettivi. Si passerà poi a una fase iniziale, di carattere sperimentale, che prevede il coinvolgimento di circa 15 dipendenti. L’obiettivo finale è quello di arrivare nel corso del 2019 a coinvolgere 130 dipendenti.