SAN BENEDETTO. I desideri dei commercianti fra parcheggi e vigilanza
Musica e degustazioni per i primi sessant'anni
Ecco l'occorrente di una festa da manuale: musica, qualcosa di buono da mangiare, molte bandierine colorate, giocolieri e tanti, tanti invitati. È stato così ieri nel mercato di San Benedetto per la festa dei primi sessant'anni, in una giornata che per commercianti e clienti è stata anche l'occasione per ricordare quel che è stato e immaginare quel che verrà. Nessun regalo da scartare, ma molti desideri da esprimere.
IL VETERANO «Io ci sono sempre stato, fin dal primo giorno», è l'esordio di Giuseppe Atzeri, macellaio settantenne che ha cominciato a darsi da fare dietro il banco delle carni quando di anni ne aveva solo dieci. «Qui venivano tutti. Ricordo Gigi Riva che era sempre così umile, ora non lo vedo più, forse la spesa se la fa fare da qualcun altro. Trent'anni fa eravamo moltissimi e San Benedetto era ancora più bello, più vivo. Vorrei rivederlo così. E se dovessi dare un consiglio direi che servono più parcheggi per i clienti, perché noi ci arrangiamo, ma loro non sanno dove lasciare l'auto». Mentre il veterano del mercato ripensa a Rombo di tuono tra i banchi affollati, il mercato è più chiassoso che mai.
AUGURI IN MUSICA Al chiacchiericcio di clienti e negozianti si aggiunge la magia di Filippo Gianfriddo, percussionista del teatro Lirico che qui è venuto a suonare pentole e padelle trasformando il frastuono in musica. A godere dello spettacolo ci sono anche Mariella Latte e Paolo Ranuzzi, cagliaritani d'importazione che dopo aver comprato melanzane e ciliegie fresche si sono lasciati stregare dall'insolito concerto. «Questa giornata è uno spettacolo e questo è un luogo che con il passare degli anni continua a crescere e migliorare. Cosa possiamo dire se non “A chent'annos?”».
Nel giorno della festa i banchi sono stati letteralmente presi d'assalto e così Enrico Pillai - che ha già venduto tutto il pane di giornata - può riflettere sulle esigenze della struttura, vero fiore all'occhiello del commercio e non solo in città. «Per noi sarebbe un bel regalo se il canone venisse abbassato e se ci fosse più continuità nella direzione, cosa che negli ultimi anni è mancata».
I TEMPI D'ORO Qualche box più in là, Zelinda Pisano è dietro una distesa di frutta e verdura che come ogni mattina vende insieme al marito. Ha 77 anni, ne dimostra molti meno, ma per spiegare per bene il ricordo più bello sotto il cielo di San Benedetto mostra una foto degli anni Ottanta. «Vorrei tornare a questo periodo qui, quando anche il mercato era sempre affollato e si lavorava di più. A quei tempi non c'erano tutti questi supermercati: la spesa si faceva qui». Mentre gli chef preparano per la frittura da offrire al banco delle degustazioni, Marina Signor, cliente affezionata e organizzatrice di cene nella formula dell' home restaurant , per il mercato cittadino suggerisce un'ispirazione catalana. «Io sono una fanatica di questo luogo, ma credo possa crescere ancora, penso al modello di Barcellona. E credo che si potrebbero ricavare degli spazi in cui promuovere i prodotti tipici sardi che abbiano una qualità più elevata rispetto a quelli che si comprano al supermercato».
TRA I GIOCOLIERI Al piano inferiore tengono banco un trampoliere che cammina disinvolto accanto alla vetrina delle cozze e un giocoliere che lancia per aria dischi e birilli vicino alla Pescheria Romeo dove Adelaide Dessì suggerisce: «Se potessi scegliere un regalo di compleanno vorrei più sicurezza. Serve vigilanza perché i clienti, soprattutto quelli anziani, sono spaventati dai parcheggiatori extracomunitari che sono sempre nel piazzale. Basterebbe un vigile», propone. «Più cura degli spazi e meno abusivi», Tiziana Xaxa è sicura che così le cose andrebbero meglio e lo annuncia mentre offre spicchi di pecorino a clienti e turisti.
L'ASSESSORA Tra gli invitati anche l'assessora comunale alle Attività produttive Marzia Cilloccu che di San Benedetto dice di essere una cliente abituale. «Si tratta di un traguardo importante ed era giusto dare ai tanti che qui lavorano o comprano una giornata di festa con la quale celebrare il grande lavoro che sta dietro a questo mercato unico» dice dopo aver applaudito al talento del musicista che sa far suonare i tegami.
Mariella Careddu