Sul sito per il Centro rimpatri il ministero non ha dubbi, malgrado lo stop della Giunta
Sono trascorse due settimane da quando Francesco Pigliaru ha chiesto un incontro al ministro dell'Interno, Marco Minniti, «per verificare la possibile localizzazione di un Centro di permanenza per i rimpatriati (Cpr) nell'Isola». Il vertice non c'è mai stato eppure ieri, in audizione in commissione Migranti, la prefetta Gerarda Pantalone - in qualità di capo dipartimento del Viminale - ha indicato l'ex carcere di Iglesias tra i dieci Cpr finora individuati dal ministero.
LA LETTERA «La Giunta - scriveva due settimane fa il governatore - si è già attivata per un confronto con il Cal e l'Anci per il necessario coordinamento in vista dell'identificazione della struttura più idonea a ospitare un Cpr». Evidenti i dubbi sull'opportunità di collocarlo a Iglesias. Ma a Roma la struttura è già stata individuata: «In Sardegna - ha ribadito ieri la prefetta - il Cpr sarà a Iglesias, 100 posti nell'ex casa mandamentale».
«Ma non è stata presa alcuna decisione», è il commento perentorio dell'assessore regionale agli Affari generali, Filippo Spanu, mentre, per il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci, «se la prefetta sostiene di essere in attesa del via libera da parte delle Regioni, e ancora parla di Iglesias, significa che dalla presidenza della Regione non ha ricevuto neppure un cenno di dissenso oppure non lo ha preso nella dovuta considerazione».
GLI ALTRI CENTRI La legge Minniti prevede che tutte le regioni abbiano un Cpr, per una capienza complessiva di 1.600 posti. Sinora sono stati fatti dieci nomi: a Roma il Cie di Ponte Galeria avrà altri 125 posti. A Torino il Centro sarà ampliato fino ad arrivare a 180. Il primo Cpr sarà attivato a Bari Palese, 126 posti. A Potenza è in corso il riadattamento di una struttura da 150 posti. Per il Friuli, la scelta è l'ex Cie di Gradisca sull'Isonzo (100 posti). In Calabria si ipotizza Mormanno (Cosenza). In Emilia Romagna nell'ex Cie di Modena verranno ricavati 60 posti. In Lombardia si punta sull'ex caserma di Montichiari (Brescia), 100 posti. Anche in Campania sarà un ex caserma, a Santa Maria Capua Vetere (100-150 posti). La stessa Pantalone ha comunque precisato, nell'audizione, che «si attende ora l'ok da parte delle Regioni».
DUBBI E in Sardegna il via libera non è scontato. In particolare, sull'ipotesi ex carcere di Iglesias Spanu ha spiegato che «la comunità iglesiente e quella di Fluminimaggiore compiono già un notevole sforzo per l'integrazione dei migranti ospitati nelle strutture del territorio». In ogni caso, «tutte le questioni relative al nuovo Cpr devono essere affrontate nel confronto politico che avverrà a breve tra il governatore e Minniti al quale lo stesso presidente ha chiesto un incontro. Ogni decisione sarà assunta col pieno coinvolgimento dei territori interessanti. La Regione non farà alcun passo senza l'intesa con gli enti locali».
Sulla questione l'Anci ha le idee molto chiare. «Siamo impegnati a creare un sistema di microaccoglienza, con cui una struttura come il Cpr risulta essere in controtendenza», ha spiegato il presidente Emiliano Deiana. Ma la legge Minniti prevede un centro in ogni Regione. «Bene - ha osservato il presidente dell'Anci - la Giunta Pigliaru deve dire che la questa legge va cambiata, mi pare che la Sardegna, considerando servitù militari e supercarceri, sopporti già abbastanza».
NUOVI ARRIVI Procedono intanto gli sbarchi diretti: ieri sono arrivati nelle coste del Sulcis altri 23 algerini, tra cui due donne, a bordo di due barchini. Sono stati intercettati dalla guardia di finanza al largo di Capo Teulada e dell'Isola del Toro. Portati a Cagliari, sono stati affidati alla polizia per le operazioni di identificazione e assegnati a un centro di accoglienza in attesa del provvedimento di espulsione.
Invece domani, salvo cambiamenti di rotta dell'ultimo momento, nel pomeriggio attraccherà a Cagliari - ancora da stabilire se al molo Ichnusa o al porto Canale - una nave militare inglese con 280 migranti soccorsi tra mercoledì e ieri al largo della Libia. La Prefettura cagliaritana è stata avvisata del possibile arrivo di una nuova nave (la Echo) con i richiedenti asilo dopo quello della Canarias, domenica scorsa, con 651 persone.
Se non ci saranno modifiche durante la notte, oggi si svolgerà il tavolo tecnico in Prefettura, con la corsa per individuare le strutture di accoglienza che dovranno ospitare le 280 persone, a meno di una settimana dall'ultima affannosa ricerca per trovare un posto ai nuovi arrivati.
Roberto Murgia
Matteo Vercelli