Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gazebo vietato, chiuso il ristorante

Fonte: L'Unione Sarda
26 maggio 2008

Non rispettati gli ultimatum di Asl 8 e Comune su pedana all'aperto e cappa delle cucine

Blitz dei carabinieri del Nas: sigilli alla Vecchia trattoria
Pedana e cappa della cucina non sono in regola. Per questi motivi è stato chiuso uno dei templi della cucina cagliaritana, la Vecchia trattoria.
Sequestrata dai carabinieri del Nas la cucina di uno dei più conosciuti templi dell'alta ristorazione cagliaritana: segnalato nelle principali guide nazionale e premiato, lo scorso anno, con l'ambita “chioccia” che viene assegnata dal consorzio “Slow Food”.
Ieri notte, alle due del mattino, i militari del Nucleo antisofisticazione hanno messo i sigilli alla cucina della Vecchia Trattoria di via Azuni, applicando il sequestro penale di tutte le attrezzature custodite nei locali e bloccando, di fatto, l'attività del ristorante situato davanti all'ospedale militare. Mancata ottemperanza di due ordinanze - sarebbero le accuse che hanno fatto scattare il provvedimento della magistratura - emesse in gennaio dal Servizio igiene e alimenti della Asl 8 e due mesi dopo dall'ufficio Attività produttive.
Nel primo caso, gli ispettori sanitari avrebbero contestato la presenza di una cappa per lo smaltimento dei fumi non regolare, ma anche l'assenza dell'autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande nel gazebo esterno.
Tra le contestazioni, poi, anche i rumori fastidiosi che si protraevano sino a tarda notte segnalati da alcuni abitanti della zona che non avrebbero sopportato la musica e il chiacchiericcio proveniente dai tavolini all'esterno. In quell'occasione, il Servizio igiene e alimenti dell'Azienda sanitaria ha fatto scattare l'ordinanza di sospensione a tempo indeterminato dell'attività, seguita due mesi dopo da un secondo provvedimento, questa volta di “cessazione dell'attività di ristorazione” emanato invece dal Comune.
Avendo continuato a lavorare, venerdì notte c'è stato l'intervento dei carabinieri del Nas, concluso alle due del mattino con il sequestro penale e l'invio del fascicolo alla procura della Repubblica con relativa denuncia del titolare della concessione. Sigillata la cucina, resta accessibile soltanto la sala, ma di fatto il ristorante non può servire i clienti. E così, da ieri mattina, è chiuso il tempio dello “Slow Food” dei quartiere Marina, ristorante che in pochi anni ha scalato le vette del successo gastronomico puntando su prodotti sardi e sulle carni del bue rosso.
Impossibile per gli chef entrare nelle cucine e accendere i fornelli: staccando i sigilli penali si rischia l'arresto.
FRANCESCO PINNA

25/05/2008