IMMIGRAZIONE, Sabato arrivano altri 280 immigrati ed il Governo conferma: il Cpr si fa ad Iglesias
Col miglioramento delle condizioni meteomarine era inevitabile che riprendessero le partenze dalle coste della Libia e quindi gli arrivi in Italia, unica meta degli immigrati recuperati dalle navi impegnate nella missione europea. Perciò, il rischio che anche in Sardegna siano sempre più frequenti è fondato. Ed infatti, dopo i tre consistenti sbarchi dei primi cinque mesi con oltre 2.300 immigrati, il quarto è previsto, sempre al Porto di Cagliari, per sabato mattina con una nave della marina militare inglese che porterà altre 282 persone: in tutto oltre 2.600 immigrati, nello stesso periodo dello scorso anno erano stati esattamente la metà.
Eppure dopo il terzo sbarco di domenica 21 maggio, Luca Agati del Sap aveva ricordato che già “il 18 aprile, in occasione dello sbarco di 816 migranti, la Prefettura aveva dichiarato di ‘aver trovato posti per un pelo’; perciò chiediamo al nuovo Prefetto se la sua politica sarà quella del prefetto Perrotta o si preoccuperà di capire e risolvere quali sono i reali problemi dell’Isola: organici di Polizia sotto del 30% senza speranza di nuovi innesti, mancato pagamento del fondo produttività e degli straordinari eccedenti non liquidati ai poliziotti da aprile 2016, per non parlare della grave situazione legata alla sicurezza, diventata a dir poco esplosiva”.
Intanto, da Roma arriva l’ennesima conferma, per voce di una responsabile del Dipartimento per l’Immigrazione durante un’audizione alla Commissione parlamentare Migranti, della designazione dell’ex carcere di Iglesias come sede di uno dei dieci Cpr (Centro permanenza per il rimpatrio) sparsi sul territorio nazionale, con la previsione di 100 posti. Eppure, proprio nei giorni scorsi, c’era stato un tentativo di ‘frenata’ del presidente Pigliaru con una lettera inviata al ministro degli Interni, Marco Minniti, per chiedere un incontro e “verificare la possibile localizzazione di un Cpr nell’isola e contemporaneamente affrontare le altre importanti questioni che, in considerazione del rilevante aumento del numero degli sbarchi”. In viale Trento, in attesa del fantomatico incontro, si nutre ancora la speranza che la decisione non sia definitiva.
Proprio sulla lettera inviata al Viminale dal Governatore sardo ironizza Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Che fine ha fatto la ‘letterina’ di Pigliaru? E’ stata inviata? Qualcuno l’ha letta?. Se il prefetto sostiene di essere in attesa del via libera da parte delle Regioni significa che dalla Presidenza della Regione non ha ricevuto neppure un cenno di dissenso oppure non lo ha preso nella dovuta considerazione”.
”Pigliaru smetta di giocare a nascondino e di assecondare furbescamente una decisione calata dall’alto – ha aggiunto Cappellacci – Per una volta difenda i sardi dal Governo e non il Governo dai sardi”. Ed ha annunciato un volantinaggio di protesta per domani mattina ad Iglesias, che fa seguito al sit in dello scorso 12 maggio davanti alla struttura carceraria ed alla petizione on line per preparare una manifestazione a Cagliari contro i continui sbarchi nell’Isola. (red)
(admaioramedia.it)