Rassegna Stampa

Il Sardegna

Da Sant'Elia un grido d'allarme «Più sicurezza e lavoro per tutti»

Fonte: Il Sardegna
28 maggio 2009

L'indagine. Una ricerca del Comune fa emergere il disagio e le richieste dei cittadini del quartiere

 Il sindaco: inconterò la Regione per decidere sulla riqualificazione e avviare la zona franca

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Sicurezza personale, prevenzione del crimine e igiene. Ma soprattutto lavoro. Sant’Elia bacchetta le istituzioni: il Comune che non pulisce le strade, la Regione che troppo a lungo ha trascurato i palazzoni e le forze dell’ordine che stentano a riprendere il pieno possesso del territorio, ancora in balia - secondo gli abitanti - di un gruppo di persone «che tiene sotto controllo il quartiere.
UN DISAGIO CHE SI PUÒ riassumere con un dato: il 51 per cento degli intervistati si è rifiutato di rispondere alle domande del Comune. È quanto emerge dallo studio-indagine effettuato, su richiesta dall’assessorato alle Politiche sociali dell'amministrazione, dall’associazione Studio L&P e dall’Isfor Api. La ricerca, presentata ieri mattina al Lazzaretto dal sindaco Emilio Floris, dall’assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras, dalla dirigente Ada Lai e da Gabriella Longu dell’Isfor Api, ha preso in esame un campione di 818 famiglie (intervistate faccia a faccia) racconta di un quartiere poco scolarizzato, pronto a fidarsi più dei conoscenti che delle istituzioni, tuttavia orgoglioso delle propria identità e deciso a chiedere sicurezza e lavoro: le emergenze più sentite a Sant’Elia. Il 51 % degli interpellati ha sbattuto la porta agli intervistatori. Ma ci sono anche elementi positivi, che consentono di guardare con fiducia al futuro. È il 60 % degli abitanti che chiede protezione e tutela ed esprime disagio verso la minoranza di criminali e i violenti. E poi ci sono le donne del rione che vogliono emanciparsi e lavorare. Anche perché a Sant’Elia la presenza femminile nel mondo del lavoro risulta prevalentemente bassa. La percentuale delle inoccupate (in cerca di prima occupazione) risulta tre volte superiore a quello dei maschi: 27, 2% delle donne contro il 9,3% degli uomini. Allarmante il livello di inoccupazione e disoccupazione, specie tra i giovani. Il 49, 6 % degli uomini e il 57, 3 % delle donne di età inferiore ai 40 anni è attualmente in cerca di lavoro. Bassissima la scolarità, anche per le fasce di età per le quali era in vigore l’obbligo scolastico fino ai 14 anni. «La settimana prossima», annuncia Emilio Floris, «incontrerò la Regione per decidere sulla riqualificazione di Sant’Elia. Dobbiamo poi concretizzare gli sforzi per l’avvio della zona franca urbana». «Il Comune e le altre istituzioni», ha concluso Ada Lai, «si adopererà per intervenire subito e per realizzare quelle opere d’interesse turistico come i lavori sul colle o il lungomare che per offrire ulteriori opportunità di lavoro». Il presidente della commissione Urbanis tica, Massimiliano Tavolacci, e il consigliere di An, Alessandro Serra, hanno criticato il master plan di Rem Koolhaas. Nessun accenno a Soru per le demolizioni delle “piastre” (i terrazzamenti dei palazzoni che favorivano lo spaccio) e i nuovi giardini al Favero col coinvolgimento di manovalanza locale. Qualche vago riferimento da parte del parroco, don Marco Lai. «Levare le piastre è stato giusto», ha ammesso il sacerdote senza citare l’ex presidente della Regione, «speriamo che con il Contratto di quartiere II trovino lavoro anche i tanti disoccupati di Sant'Elia».