Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, sì alle modifiche

Fonte: L'Unione Sarda
23 maggio 2017

CASTELLO.

Il piano discusso da Comune, Regione e Soprintendenza ai Beni paesaggistici Ascensori, sì alle modifiche

La soluzione per gli ascensori di Castello slitta ancora. Dopo il confronto tra le istituzioni (Soprintendenza, Regione e Comune), la palla passa agli uffici tecnici. Si sono ritrovati venerdì scorso, riuniti attorno allo stesso tavolo per cercare di scrivere la pagina finale della storia infinita iniziata a dicembre. Con l'aggiudicazione dell'appalto per la sostituzione degli attuali impianti, di fatto bloccato da aprile. Da quando si è aperta la prima Conferenza dei Servizi e sono emerse alcune perplessità riguardo al progetto, ritenuto «troppo impattante dal punto di vista paesaggistico». Una partita ancora aperta, in cui le parti coinvolte sembrano aver imboccato la strada del dialogo. Ma che non riesce ancora a regalare la fine sperata.
IL COMUNE «Quelli in corso sono incontri tecnici cui partecipano tutte le parti coinvolte», spiegano dal Comune. «Si sta lavorando per trovare una soluzione condivisa che garantisca in tempi rapidi la piena accessibilità al quartiere di Castello nel rispetto delle esigenze di tutela paesaggistica e monumentale». Non una parola di più sull'esito del faccia a faccia del fine settimana appena passato.
IL SOPRINTENDENTE Maggiori dettagli arrivano dal Soprintendente per il Sud Sardegna: «Nell'ultimo incontro i nostri uffici hanno chiesto chiarimenti in ordine al progetto e dato alcune indicazioni», chiarisce Fausto Martino, numero uno dei Beni paesaggistici. «Il Comune ha chiesto qualche giorno per elaborare le modifiche necessarie, a brevissimo ci sarà un nuovo incontro in cui faremo il punto della situazione», anticipa. «Diciamo che siamo in una fase delicata, di confronto. Alla base di tutto c'è l'assoluta convinzione che sia necessario garantire l'accessibilità al quartiere», sottolinea. «Da parte mia non c'è alcuna volontà contraria, solo una doverosa cautela, dal momento che ritengo Castello uno degli elementi identitari di Cagliari, e come tale penso debba essere trattato con i guanti», ribadisce. «Stiamo cercando di raggiungere una sorta compromesso che ci consenta di arrivare a un risultato appena più accettabile di quello iniziale».
I PRECEDENTI È l'ultimo episodio della saga degli ascensori. Una caso particolarmente sentito in città, visto che nell'ultimo mese ha fatto scendere in campo politici, associazioni di disabili, ambientalisti, residenti, ingegneri, turisti, comitati di quartiere e decine di cagliaritani esasperati. Ognuno ha voluto dire la sua, proponendo soluzioni e punti di vista più o meno simili, accomunati da un obiettivo comune: trovare una soluzione all'attuale fase di stallo. E soprattutto alla maledizione iniziata diciassette anni fa, quando comparvero gli impianti nelle mura di Castello. Tra mille critiche, perché anche allora furono in tanti a contestare la decisione portata avanti durante l'amministrazione di Mariano Delogu. Ci fu anche chi si rivolse all'allora ministro ai Beni culturali, senza successo. Il resto sono diciassette anni di guasti più o meno continui, intervallati da quei cartelli Impianto in manutenzione, ci scusiamo per il disagio , ormai diventati quasi parte integrante del paesaggio. E accompagnati dalle proteste quasi quotidiane di chi lotta da anni per dare giustizia al quartiere, diventato per tanti impossibile da raggiungere.
IL FUTURO Si cerca di trovare un accordo, che slitta. Almeno al prossimo incontro tra le parti, si spera l'ultimo. Di certo non porterà a modifiche sostanziali del progetto a firma Alessandro Merici, ingegnere e sindaco di Lunamatrona. Perché l'appalto è già stato aggiudicato.
Sara Marci