Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Decidiamo il futuro della Fiera»

Fonte: L'Unione Sarda
22 maggio 2017

I Riformatori presentano al Search i risultati di un'indagine sull'utilizzo

La Fiera internazionale della Sardegna non ha più il fascino di un tempo: i visitatori calano e far pagare il biglietto d'ingresso, com'è accaduto per decenni garantendo comunque il “pienone”, significa accontentarsi di vedere poche persone girare per gli stand nel recinto fieristico di viale Diaz. È quanto accade un po' in tutte le fiere di stampo tradizionale, e quella di Cagliari non fa eccezione.
Da tempo ci si interroga su quale futuro riservare a quel vastissimo spazio - di proprietà della Regione - al centro della città, ma la soluzione non si trova. Ci provano i Riformatori sardi che, dopo un lungo lavoro fatto anche di interviste a cagliaritani che lavorano in diversi settori, ora presentano i risultati di questa specie di indagine, riassunti in un “Quaderno”. Lo faranno questa sera, alle 18, negli spazi del Search, lo spazio comunale all'interno del Palazzo municipale di via Roma. L'accesso è però sul lato del largo Carlo Felice.
«Può essere che una città che vuole crescere si interroghi sul colore del tartan del Poetto (giallo ocra o rosso mattone, vi ricordate il referendum?), mentre tutto tace sul fronte delle idee per il riutilizzo del quartiere fieristico, dodici ettari e cinquantamila metri quadri di coperto a cento metri dal mare?». A chiederselo sono proprio i Riformatori, che sul futuro della Fiera - una questione che può cambiare la faccia della città dal punto di vista urbanistico e per le nuove opportunità economiche e di lavoro - hanno appunto condotto l'indagine. Sono andati in giro per Cagliari e hanno raccolto proposte e idee di economisti, urbanisti, imprenditori, giornalisti, personaggi del mondo della cultura e delle associazioni.
È nato così il quaderno intitolato “Idee per la Fiera e per la nuova identità della città di Cagliari” che si presenta questa sera al Search. L'introduzione all'incontro è stata affidata all'urbanista Pasquale Mistretta, per lungo tempo rettore dell'Università cagliaritana.
Il quaderno messo insieme dai Riformatori «non è un coniglio estratto dal cilindro che risolve tutti i problemi di Cagliari», precisa lo stesso gruppo politico, «ma un contributo di metodo e di sostanza che sottolinea come in città ci sia tanta gente con le maniche rimboccate, pronta a partecipare con generosità».