STAMPACE. Iniziati i lavori di sistemazione nel cuore del vecchio centro cittadino
Nuova piazza Yenne: via i parcheggi e due corsie di marcia
Cagliari, città avara di piazze. Soprattutto di una capace di esprimere la sua identità e centralità, o il fascino di quella senese “del Campo” o del Plebiscito a Napoli. Un rango a cui sembrava destinata quella dedicata a San Carlo, disegnata nell'Ottocento dall'architetto Federico Cerruti, un rettangolo incastonato fra il bastione del Balice, quello di San Francesco e porta Stampace, oggi scomparsa, accesso a sa Costa , l'attuale via Manno.
PIAZZA DI STAMPACE Come ha scritto lo storico Paolo Fadda, piazza Yenne invece «sarebbe sempre rimasta piazza di quartiere» al servizio del rione di Stampace, mai la hall di ingresso della città fortificata. Neanche la vicina piazza del Carmine o quella - più periferica e moderna - dedicata a San Benedetto riusciranno negli anni ad arrivare a questa consacrazione.
I LAVORI Qualche settimana, giusto il tempo di rimuovere le aiuole centrale e la vecchia pavimentazione, e l'estate cagliaritana potrà contare su uno spazio moderno e rinnovato, aperto alla pedonalità e alla socializzazione. «Nessun intervento è previsto nel sottosuolo della piazza», afferma Matteo Lecis Cocco-Ortu, presidente della Commissione urbanistica del comune di Cagliari, «motivo per cui i lavori saranno di breve durata con la consegna definitiva nel giro di un paio di settimane e comunque prima della stagione estiva».
I TAVOLINI Spariscono i gazebo di bar e ristoranti, «lo spazio sarà delimitato da borchie che perimetreranno lo spazio assegnato a ogni esercizio commerciale dalle nuove concessioni. Perché il nostro obiettivo», precisa ancora Lecis «è quello di preservare e, al contempo, difendere la vocazione economica assieme alla pedonalizzazione e conseguente restituzione di questo spazio alla città».
PIAZZA CROCEVIA C'è un obiettivo dichiarato dell'amministrazione comunale sulla storica ex piazza San Carlo. Quello di riportarla al rango originario di cerniera fra la Cagliari che si è sviluppata verso il mare e la sua antica rocca fortificata. «Ma non solo. Il sogno nel cassetto è quello di riuscire a inglobarvi anche la statua di Carlo Felice e farla diventare il fulcro della grande isola pedonale dei cagliaritani, una passillara manna che, dalle ultime propaggini di Stampace, quasi ai confini con Sant'Avendrace, arriva fino a piazza Garibaldi, avamposto della città moderna nata dalla ricostruzione post-bellica.
TRAFFICO E PARCHEGGI La fine dei lavori della nuova piazza Yenne comporterà anche una mini rivoluzione del traffico automobilistico, con una riduzione dell'attuale carreggiata (a salire verso il San Giovanni di Dio, a scendere verso il Largo e la via Roma) e il conseguente divieto di parcheggio, oggi consentito su entrambe le direttrici di marcia. Si ritornerà a una visione per certi versi molto simile a quella che conobbero di cagliaritani fino ai primi del '900, con spazi più ampi e percorribili «che farà la gioia anche dei pochi titolari dei box del mercato di Santa Chiara», finalmente collegato alla vicina piazza e al resto del quartiere», dice un vecchio stampacino.
RESIDENTI E DISABILI «Sarà garantita l'accessibilità dei disabili, degli anziani e dei bambini», assicura il presidente della Commissione Urbanistica, «così come saranno lasciati liberi gli spazi antistanti l'ingresso delle abitazioni».
IL FUTURO «Dal Carnevale ai riti religiosi», conclude Matteo Lecis Cocco-Ortu, «piazza Yenne tornerà a essere il cuore pulsante di una città moderna e insieme ancorata alla sua storia e tradizioni. All'ombra delle sue storiche mura».
Paolo Matta