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Scolarizzazione molto bassa, con moltissimi disoccupati specie tra le donne, ma anche tanta preoccupazione per gli episodi di violenza. L'indagine dell'Api Sarda sul quartiere Sant'Elia sottolinea il disagio degli abitanti. Uno dei temi più ricorrenti tra le 818 famiglie che hanno risposto al rilevamento è quello della sicurezza: il 30 per cento ha indicato la prevenzione degli atti illeciti, il 26,8 la sicurezza personale e dei propri beni, mentre il 24,1 ha scelto come priorità l'igiene pubblica del quartiere. Sul versante della vivibilità, i residenti lamentano lo stato delle strade e, in minima parte, del verde pubblico. «Importanti saranno i fondi per la riqualificazione», afferma il sindaco Emilio Floris. «Stiamo già lavorando per cercare di portare a termine la zona franca». Tra le esigenze considerate prioritarie, oltre alle piazze e alle attrezzature per il tempo libero, spiccano la dimensione degli appartamenti (17,4 per cento), la manutenzione degli edifici (27,3) e l'installazione degli ascensori nei palazzi (10,6). C'è poi chi chiede di ridurre l'eccessivo numero di appartamenti per edificio (5,8 per cento). «Assieme alle altre istituzioni bisognerà intervenire per allestire opere d'interesse turistico, così da offrire vere opportunità di lavoro e riqualificazione del territorio», ha spiegato Ada Lai, responsabile dei Servizi sociali. (f. p.)

28/05/2009