Badanti e mamme dell'Est Europa in festa a Cagliari. Musica, balli e poesie al Giardino sotto le mura
Grande successo per la terza edizione della festa della mamma e della lavoratrice badante. Sardi e stranieri, insieme, in un pomeriggio all'insegna delle culture che si incontrano.
CAGLIARI - Un intero pomeriggio, quello della seconda domenica di maggio, passato in allegria all'interno degli spazi del Giardino sotto le mura. Quattro ore per celebrare la festa della mamma e la terza giornata della lavoratrice badante. Una ormai tradizionale occasione di conoscenza reciproca, che ha coinvolto la vasta comunità immigrata proveniente dai paesi ex sovietici: ucraini, russi, bielorussi, moldavi, altre ex repubbliche, e tanti sardi e persino qualche turista di passaggio, che si è soffermato con curiosità e ammirazione.
Le lavoratrici badanti straniere, di cui un gran numero proveniente dai paesi dell'Est Europa, hanno così festeggiato le mamme e messo in evidenza l'importante ruolo sociale svolto da queste lavoratrici nella cura degli anziani e creato, nel contempo, un importante momento di aggregazione e divulgazione culturale che, ormai, è divenuto un appuntamento fisso per la città di Cagliari, tant'è vero che conclusa la terza edizione, già si lavora per organizzare al meglio la nuova edizione 2018. La manifestazione è stata ufficialmente aperta dai saluti e gli auguri dei rappresentanti delle istituzioni: Paolo Frau, assessore comunale alla Cultura, Marco Sechi, della presidenza della Regione, padre Nikolay Volskyy della chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia in Sardegna che ha letto, inoltre, il messaggio di don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana, impossibilitato a partecipare.
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La maratona di spettacolo ha avuto inizio con l'esibizione degli ospiti d'onore della festa, gli artisti della band di musica etno-rock bielorussa "Vuraj" che si trovano nella nostra Isola nell'ambito delle iniziative legate alla rete "2017 Anno della Cultura Bielorussa in Sardegna". I virtuosi artisti bielorussi hanno presentato una serie di strumenti musicali dal medioevale, al classico, al moderno: violino, strumenti a fiato slavi, batteria, chitarra elettrica, contrabbasso, ma sicuramente è stata la medioevale "ghironda" suonata magistralmente da Siarhei Douhushau, solista della Filarmonica di Stato di Minsk a suscitare la curiosità dei presenti. Ma la giornata ha visto tanti artisti e gruppi alternarsi nella scena, grazie al pieno coinvolgimenti della comunità immigrata che vive in Sardegna ed altri artisti presenti per l'occasione in città. La piccola bielorussa Stefania Nepogoda, di 9 anni della città di Mogilev, vincitrice di festival canori per bambini nazionali bielorussi e internazionali, si è esibita con la canzone "Bielorussia" raccogliendo il caloroso applauso del numerosissimo pubblico presente, la prima parte della festa si è conclusa con l'esibizione del trio di donne ucraine formato da Liubov Zhmudovska, Nadezhda Lukianuk, Ksenia Ivaneiko che hanno cantato con l'accompagnamento del flauto slavo una splendida canzone in lingua ucraina dedicata alla mamma. Quindi, è stata la volta delle attività di animazione con l'accompagnamento musicale dei artisti del gruppo "Vuraj" ccordinati da Siarhei Douhushau e Olga Izofatova. Il pubblico presente è stato così coinvolto attivamente in giochi e balli di gruppo slavi che hanno creato socializzazione e conoscenza reciproca.
Il protagonismo e la collaborazione di numerosi cittadini immigrati provenienti dall'Europa orientale, l'attiva partecipazione di varie associazioni e gruppi artistici ha reso il lungo pomeriggio ricco di iniziative ed eventi, e così la terza parte della festa si è svolta nello spazio antistante la scultura del compianto Pinuccio Sciola che impreziosisce il Giardino sotto le mura. Grande e decisivo è stato il contributo del Centro culturale ortodosso slavo della parrocchia ortodossa di Cagliari "San Saba il Purificato" che ha regalato al pubblico presente le esibizioni del gruppo "Kalina Russian Folk", della cantante solista Olga Popkova, del gruppo "Nashi na Sardinii", della musicista moldava Angela Crigaruta (pianoforte), e ancora letture di poesie, balli e canti.
Le bambine della scuola danza della coreografa russa, trapiantata in Sardegna, Inessa Galaeva, hanno fatto il loro esordio in pubblico proponendo un ballo tipico russo accolte dal calore del pubblico, l'associazione culturale "Artuniverso" in collaborazione con "Butterfly Ritmica Sestu", direzione tecnica Annabel Porceddu ha deliziato il pubblico con alcuni numeri coreografici impreziositi da variopinti costumi tradizionali.
Una festa arricchita dalla collaborazione di tantissime associazioni che hanno messo in comune il loro lavoro per fare ancora più grande la giornata di festa. La manifestazione è stata promossa dall'associazione Cittadini del Mondo Onlus, la biblioteca russofona "Rodnoe Slovo", il Centro di Lingua Russa e Cultura Slava, nell'ambito del progetto "Conoscere per sostenersi insieme", con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del consolato onorario della Repubblica Belarus a Cagliari. E ha potuto contare sulla collaborazione e partecipazione del "Centro Culturale Ortodosso Slavo della Parrocchia Ortodossa di Cagliari", dell'associazione "Sardegna Ucraina", dell'associazione "Sardegna Belarus", della "scuola danza della coreografa Inessa Galaeva", dell'associazione culturale "Artuniverso", e l'aiuto prezioso della Caritas diocesana per alcuni aspetti logistici.