Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Orto botanico superstar

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2017

MONUMENTI APERTI. Oggi si replica. Quattro diversi itinerari per 78 siti

 

 

Più di trentamila visitatori nella prima giornata 

 


In principio fu San Saturnino. Da qui, più di vent'anni fa, mosse i primi passi la manifestazione che ora unisce l'Isola in una lunga stagione nutrita di arte e di cultura. Ed è ancora da questa basilica che ha attraversato i secoli ed è «simbolo del coraggio della città» che ieri è iniziato il viaggio di Monumenti Aperti lungo un percorso che per questa edizione si è fatto in quattro - tanti sono gli itinerari chiave messi a punto dagli organizzatori - per creare una rete in grado di unire l'antico e il nuovo, quel che è stato e quel che sarà.
LA SCOPERTA In questo viaggio senza tempo capita che sia Chiara, una liceale dai capelli ricci e la voce squillante, a fare da guida nei sotterranei dell'ospedale San Giovanni di Dio, in un labirinto che offrì riparo dalle bombe della guerra. In una stanzetta identica a quelle che accoglievano i pazienti agli inizi del Novecento ha trovato posto anche una stele funeraria in latino scoperta solo pochi giorni fa. In attesa delle visita di un esperto della Soprintendenza si possono solo fare ipotesi sulla sua datazione. A trovarla è stato Andrea Sagoni, assistente sanitario che lavora come volontario per Mariposa, l'associazione alla quale hanno aderito una trentina di dipendenti dell'azienda ospedaliera, custodi di un luogo che lo scorso anno è stato il più visitato tra le decine di siti che hanno aperto le porte alla città.
LE SCUOLE Ad accogliere i tanti visitatori, ma oggi se ne attendono molti di più, sono stati gli studenti di 150 scuole che hanno dedicato diverse ore a preparasi al compito di fare da guida. Per qualcuno le cosa è stata più facile che per altri. Alice Podda, per esempio, della quinta A del liceo linguistico Grazia Deledda, con il suo bel 9 in Storia non ha avuto alcun problema a mandare a memoria le nozioni necessarie per far da cicerone in questa giornata dove i cartelli bordeaux segnalano i luoghi da visitare alle carovane di croceristi, turisti del fine settimana o ai residenti che hanno deciso di iniziare da subito a tuffarsi nella due giorni di storia e cultura.
I VISITATORI Tra questi, Daniela Ceravola, arrivata da Alghero per il weekend e che, dopo aver fatto una puntatina nella chiesa di Santa Chiara studia il depliant - dettagliatissimo e prezioso - per scoprire come proseguire la giornata. In cima alle scale aspetta di potersi esibire Nicola Agus, musicista e prossimo alla laurea al Conservatorio, che con le sue launeddas ha offerto la colonna sonora alla visita del convento delle monache che sorge alle pendici della collina del Castello. Attraversando piazza Yenne, oltre Sant'Anna, la strada si fa più stretta verso la chiesa di Sant'Efisio dove venti statue sono state portate da tutta l'Isola.
GLI ITINERARI Far visita a tutti gli oltre settanta siti non è impresa semplice. Per questo gli organizzatori, che quest'anno hanno scelto il tema del paesaggio, hanno tracciato quattro percorsi storici: la strada reale (dall'ospedale civile al parco di Tuvixeddu), la strada per Pirri (dalla Cittadella dei musei all'ospedale militare), la vecchia strada orientale (dalla basilica di San Saturnino all'Ippodromo) e la strada per Quartu (dalla basilica di Bonaria alla chiesa di Sant'Alenixedda). Sullo sfondo le dichiarazioni del sindaco Massimo Zedda che - come già annunciato durante la conferenza stampa di presentazione - auspica che nel 2018 possa aprirsi un percorso nel promontorio della Sella del Diavolo.
PRIMO BILANCIO I numeri della giornata di ieri: oltre 33mila firme raccolte nei 60 siti censiti su un totale di 78, il più visitato è stato l'Orto botanico con 2.530 presenze.
Mariella Careddu