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Legge urbanistica, Pigliaru si appiglia al turismo: "Indispensabile per far lavorare gli alberghi su

Fonte: web SardegnaOggi.it
15 maggio 2017

 

Legge urbanistica, Pigliaru si appiglia al turismo: "Indispensabile per far lavorare gli alberghi sul mare"
Il presidente della Regione esce allo scoperto e, a distanza di 2 mesi, replica agli attacchi delle associazioni ambientaliste. "Aiuto per hotel già esistenti, nessuna aggressione alla fascia dei 300 metri dal mare".



CAGLIARI - C'è chi l'ha definito un "ritorno al passato", chi ha paragonato l'attuale presidente della Regione, Francesco Pigliaru (tessera Pd in tasca) al suo predecessore, Ugo Cappellacci (tessera Forza Italia in tasca). Il tema della nuova legge regionale urbanistica ha già scaldato abbondantemente gli animi delle principali associazioni ambientaliste. Che, in quanto da sempre più vicine all'area del centrosinistra piuttosto che a quella del centrodestra, hanno scatenato un putiferio quando hanno attaccato l'attuale Giunta regionale. L'associazione ambientalista Italia Nostra è stata durissima nel commentare il disegno di legge. "Un provvedimento improntato a garantire il massimo dell’utile in termini di cubature e a considerare il territorio merce di scambio piuttosto che bene comune da preservare. Le uniche tutele rilevabili nel ddl, previste dall'art. 26 e dai successivi articoli, sono quelle sulle compensazioni utili a garantire 'l’equità nella distribuzione delle facoltà edificatorie', che pur tuttavia non rifuggono dal prevedere abbondanti volumetrie elargite in omaggio".

Per la prima volta dopo il semaforo verde dalla Giunta e il contorno di critiche ambientaliste, parla Francesco Pigliaru. Il numero uno della Regione affida a Facebook, con un post, il suo pensiero. Il succo è il seguente: "Aggressione incontrollata nella fascia dei 300 metri dal mare? Non è vero. Non c'è nessun nuovo albergo all'orizzonte, ma è anzi benzina per le attuali strutture, per incrementare l'arrivo dei turisti". Dichiarazioni, quelle di Pigliaru, destinate sicuramente a provocare nuove prese di posizioni e deflagrazioni nel microcosmo di onlus e associazioni "green".