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L'assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu, ha incontrato, assieme ad altri rappresentanti istituzionali, nel corso di una cerimonia che si è svolta a Cagliari, al Teatro Massimo, il gruppo di sopravvissuti alla tragedia provocata dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, giunto nel capoluogo a bordo della nave Peace Boat.

"Sono uomini e donne che anche in Sardegna, nel corso di una breve visita, vogliono testimoniare, senza odio ma con una memoria viva, l'orrore di tutte le guerre. Nel ricordo di quel tragico evento coltivato a Hiroshima e Nagasaki non c'è nessuna volontà di rivalsa nei confronti del nemico di un tempo. Prevale il desiderio di ricordare l'abisso che ogni conflitto può generare per evitare che questi drammi si possano ripetere", ha detto Spanu.

L'esponente della Giunta Pigliaru nel messaggio di benvenuto ha individuato un tratto comune tra la Sardegna e il Giappone: "Isola e isole che valorizzano il culto della famiglia e custodiscono le vite di tanti centenari, esempio di equilibrio e saggezza, aspetti in netto contrasto con le logiche della guerra e che sono invece garanzia di pace e sviluppo". Spanu ha inoltre ricordato la storia di Sadako Sasaki, morta a Hiroshima a 12 anni in seguito alle radiazioni della bomba atomica.

La bambina, nonostante le sofferenze, cercò in tutti i modi una via d'uscita al male costruendo gru, uccello simbolo di lunga vita, con la tecnica dell'origami. "Le gru oggi sono il simbolo di pace di Hiroshima per tutto il mondo. Vogliamo pensare che questi uccelli possano unirsi ai nostri fenicotteri sopra la Peace Boat per rappresentare tutti insieme i valori della pace". L'assessore ha ribadito la posizione del presidente Francesco Pigliaru e della Giunta sul tema delle servitù militari che gravano su una parte del territorio sardo: "Occorre ridurre progressivamente la dimensione fisica delle servitù riconvertendo l'uso dei beni oggi gravati da vincoli ad un uso civile che crei ricchezza e pace".