VIALE REGINA ELENA. L'albero nel Terrapieno era malato e rischiava di cadere
Un albero abbattuto perché moribondo, un altro fatto cadere dalle raffiche di maestrale dei giorni scorsi. E il Terrapieno si ritrova senza due maestosi pini. Non solo: uno dei due pesanti alberi ha distrutto la balaustra che separa la passeggiata da via San Saturnino. Gli operatori di “Cagliari gestione strade” hanno lavorato alcuni giorni per riparare il danno. Ma, intanto, viale Regina Elena ha perso due meravigliose e maestose piante. «Un vero peccato. Ma, purtroppo, non si poteva fare altrimenti», sospira Paolo Frau, l'assessore comunale alla Cultura che ha anche la delega al Verde.
L'ABBATTIMENTO Quegli alberi sono maestosi, splendidi da vedere. Ma hanno un problema: sono molto vecchi. Così, il forte vento della settimana scorsa ne ha abbattuto uno, proprio di fronte alla vecchia sede de L'Unione Sarda . I tecnici del Verde pubblico sono intervenuti. E hanno scoperto che anche un altro pino era a rischio. «Era ormai completamente cavo, rischiava di schiantarsi da un momento all'altro. Lasciarlo al suo posto sarebbe stato molto pericoloso per i passanti», riprende Frau.
LA BALAUSTRA Sono stati immediatamente spediti sul posto gli operai dell'Avr, la società che si occupa della manutenzione. L'operazione si è rivelata tutt'altro che semplice. Anche perché l'azienda non ha a disposizione un macchinario, il “polpo”, che, con i suoi “tentacoli”, abbraccia l'albero da abbattaere e lo poggia delicatamente in terra. Non solo: a complicare l'intervento c'è stato il malore di uno degli operai; l'altro ha continuato a lavorare ininterrottamente ma, dopo molte ore, è stato costretto a smettere.
IL RIPRISTINO Così, l'albero abbattuto con la motosega è caduto sulla balaustra, provocando seri danni. Già lunedì, sono intervenuti gli operai di “Cagliari gestione strade” per rimettere a posto la balaustra. «Ripristino a carico dell'azienda», puntualizza Frau. Il muretto e la transenne torneranno come prima.
LE RAGIONI Ma era proprio indispensabile abbattere il pino malato? Dagli uffici del Verde pubblico fanno sapere che, in passato, erano già intervenuti su quell'albero: era stata effettuata la cimatura, l'operazione che consiste nel taglio della parte alta per concentrare i succhi in basso. Impossibile anche fare un'altra potatura: secondo i botanici del Comune, le due branche principali del pino erano “fessurate e cariate”. L'albero, per intendersi, era virtualmente morto e, dunque, a rischio caduta.
Marcello Cocco