Si è spenta a 91 anni, compiuti il 22 marzo scorso, Rita Carboni Boy, la prima donna candidata a sindaco di Cagliari.
Fu lei, vent'anni fa, brillante avvocata, a sfidare il suo collega Mariano Delogu per lo scranno più alto di Palazzo Bacaredda dove, comunque, sedette per due consiliature, nella prima - dal '98 al 2001 - come vice presidente della massima Assemblea cittadina. Il centrosinistra, allora formato da Democratici di Sinistra, Partito Popolare Italiano, Federazione Democratica e Socialista, Rifondazione Comunista e Verdi, puntò oltre che sull'affermata professionista soprattutto su una delle figure imprenditoriali emergenti in Sardegna. A capo di un'azienda agrozootecnica nella nativa Nuragus, leader nel settore grazie a un'accurata selezione di bovini, Rita Carboni Boy divenne agli inizi degli anni '90 presidente mondiale degli allevatori della razza Charolais che in Sardegna aveva la concentrazione più alta su tutto il territorio nazionale.
«Abbiamo fatto insieme la campagna elettorale per le comunali», ricorda l'ex rettore dell'Università Pasquale Mistretta, «e la ricordo sempre in prima fila sui problemi umani e sociali della città. Era castellana vera, nel senso di quel particolare attaccamento a Cagliari che amava in modo viscerale». ( p. mat. )