Autore: Ennio Neri il 12/05/2017 07:24
Non solo le tombe puniche della necropoli. Anche le ville novecentesche e un “percorso romano” che raccoglierà il tratto dell’acquedotto, la Grotta della Vipera e le tombe monumentali sconosciute di Rubellio e quella delle Spighe e dei pesci. È il futuro di Tuvixeddu. Domani, in occasione di Monumenti Aperti, aprono alla città 5 ettari di parco archeologico, ma in tutto quelli a disponibili sono 18. E apriranno tutti, tassello dopo tassello.
Domani sarà il turno della porzione che raccoglie la tomba del Sid e il tratto dell’acquedotto, ma l’amministrazione comunale è già al lavoro per ampliare il parco. “Stiamo progettando la riqualificazione della pineta e di villa Mulas”, ha spiegato Paolo Frau, assessore comunale alla Cultura, “è una zona che pensiamo di collegare all’attuale porzione accessibile di parco attraverso la riqualificazione di percorsi verdi che dall’antica dimora portano alla zona delle tombe puniche”.
Villa Mulas è il villino novecentesco che svetta sulla necropoli. Dimora dei proprietari delle cave dell’area, il sito è oggi un rudere incendiato e abbandonato, dal quale si gode di un panorama mozzafiato. Accanto all’abitazione c’è una pineta. Anche questa sarà riqualificata e aperta al pubblico.
Ma gioielli da scoprire Tuvixeddu ne ha a bizzeffe. C’è il “canyon”, lo scavo carrabile e accessibile da via Is Maglias, testimonianza dell’attività di cava che dall’epoca romana si è trascinata fino all’ultimo dopoguerra e il “catino”, anch’esso uno scavo frutto dell’attività mineraria nell’area, che in futuro ospiterà un parco urbano attrezzato, anch’esso accessibile da via Is Maglias.
E c’è poi villa Laura, acquistata dalla Regione, che attende (da anni un progetto di riqualificazione).
E in futuro Tuvixeddu avrà un percorso “romano” , separato cioè dalla zona della necropoli punica (molto più antica). Nel percorso romano ci saranno il segmento dell’acquedotto, la tomba monumentale di Rubellio (recentemente restaurata dalla Soprintendenza) alla quale si accede da vico II Sant’Avendrace, quella delle Spighe e del pesci (in viale Sant’Avendrace nell’rea dell’ex cantiere Cocco) e la Grotta della Vipera.