Ansa News
Sabato 13 maggio, proprio nel giorno in cui Cagliari ricorda i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale nel 1943, la nave "Peace Boat Hibakusha Project" con quattro sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, attraccherà in città per l'unica tappa italiana dopo quella al porto del Pireo di Atene e prima di arrivare a Valencia.
La nave arriverà in Sardegna proprio mentre è in corso l'esercitazione militare Mare Aperto 2017 che ha suscitato numerose polemiche per l'estensione delle aree interdette oltre i poligoni militari, in acque civili, con il blocco delle attività da diporto e di pesca: in città si ritroverà fianco a fianco con le imbarcazioni militari che di norma sono attraccate alle banchine durante i fine settimana. L'iniziativa, sostenuta dalle associazioni pacifiste coordinate dalla rete italiana per il disarmo, è stata presentata in Consiglio regionale dal presidente Gianfranco Ganau, che ha voluto sottolineare "ancora una volta che la Sardegna è per la pace e contro il nucleare proprio ora che si riaffaccia il rischio atomica e spirano venti di guerra".
"Non è un caso che la Sardegna sia una tappa di questo viaggio che nel 2016 ha attraversato il mondo dando testimonianza sugli effetti della bomba atomica e richiedendo l'abolizione del nucleare trasportando almeno 170 Hibakusha - ha spiegato Franco Uda, Rete italiana per il disarmo - in questi giorni è interessata da una grande esercitazione militare, esportiamo bombe fabbricate a pochi chilometri da Cagliari, mentre in tutto il mondo si ritorna a parlare di nucleare". Secondo i dati forniti da Uda, in Italia "l'export di armi è aumentato dallo scorso anno dell'85% e negli ultimi tre anni si è passati da 7,7 miliardi a 10,8 mld sino ai 14,6 mld di oggi. La percentuale del Pil sugli investimenti militari è del 2%, mentre l'Italia investe solo lo 0,2% del Pil in politiche per lo sviluppo".
L'arrivo in porto è previsto per sabato alle 9:30, con la cerimonia di accoglienza e incontri con gli studenti dell'Istituto nautico Buccari, rappresentanti delle istituzioni locali e parlamentari sardi. Successivamente si terrà un incontro pubblico al Teatro Massimo.