CASTELLO.
È impossibile utilizzare le automobili e gli autobus per raggiungere il quartiere
Ascensori in tilt, parcheggi deserti In calo le presenze negli stalli dell'Apcoa di viale Regina Elena
Quaranta turisti in fila guardano con occhi imploranti l'ascensore di Saint Remy, un centinaio vaga nel Terrapieno: sosta obbligata, perché l'impianto per piazza Mundula è fuori uso. Sul versante opposto basta il cartello nelle scalette Santa Chiara per spegnere le speranze della comitiva record di croceristi “Impianto in manutenzione. Ci scusiamo per il disagio”. La prova dei dodicimila non è superata. Aspettano i turisti e aspettano pure i castellani. Ascensori di Castello, nuova puntata, il problema dei parcheggi. Il progetto per la sostituzione degli impianti (aggiudicato a dicembre) è fermo. Soprintendenza, Regione e Comune hanno deciso di riunirsi per uscire dall'impasse, intanto la situazione per chi abita o vuole visitare il quartiere è paradossale. «Castello è inaccessibile», ribadisce Antonio Orione, portavoce del Comitato di quartiere. La prova sul campo è doverosa.
PARCHEGGI INSUFFICIENTI Un residente dotato di pass ha l'immunità per le regole della Zona a traffico limitato che vigono nel quartiere. Supponiamo che decida di arrivare a casa in auto, superato il varco ha la possibilità di scegliere i posteggi a lui destinati. Quelli a uso esclusivo dei castellani sono vicino a Porta Cristina, davanti al palazzo dei Massoni, nella metà di Piazza Palazzo uscita indenne dalla pedonalizzazione. Oppure il lato sinistro della prima parte di via Santa Croce, alcuni in va Cammino Nuovo e nel versante che si affaccia sulla città. «Sono in numero insufficiente per soddisfare l'esigenze di chi abita nel rione», commentano dal Comitato. Tutti gli altri posteggi racchiusi tra le mura sono liberi, e vanno decisamente a ruba.
IL MULTIPIANO Supponendo che un residente decida di non arrivare a casa in macchina, cosa potrebbe fare? È qui entra il gioco il multipiano Apcoa di viale Regina Elena. Anno 2000, il Comune affida alla Società "Parcheggi Urbani srl" la costituzione e gestione dei parcheggi di via Amat e di viale Regina Elena, che a sua volta affida la gestione degli stalli all'Apcoa Parking Italia, con sede a Mantova. La convenzione ha una durata di ottantacinque anni, ma non cambia il risultato. “Uscita castello, ascensore panoramico”, recita il cartello all'interno del multipiano. Ma l'ascensore non funziona. Risultato: gli stalli ai piani alti sono semi-deserti. Situazione comprensibile, perché decidere di fare un abbonamento con l'impianto fuori uso non avrebbe senso. Ma c'è chi lo ha fatto in passato, e ovviamente si mangia le mani. «È il mio caso e di altri residenti, soldi buttati, dal momento che non ha senso parcheggiare lì per poi raggiungere Castello a piedi», sottolinea Orione.
MEZZI PUBBLICI Appurato che con l'auto ci sono evidenti problemi, magari si potrebbe tentare con i mezzi pubblici. Peccato che non raggiungano Castello. O meglio, un tempo c'era la linea 7 che ne consentiva l'accesso, ma da settembre la corsa è stata modificata. Colpa dell'impalcatura piazzata in via La Marmora, che rende impossibile il transito del pollicino. Morale: altra beffa per castellani e cagliaritani in generale. Resterebbe la carta del taxi, che ovviamente non tutti possono permettersi e diventerebbe una sorta di tassa assurda sulle spalle di chi ha avuto la "malaugurata" idea di comprar casa a Castello.
LA GRANDE INCOGNITA «Gli ascensori sono assolutamente necessari», tuona il Comitato. Ma le sorti del rione sono ancora da decidere: attualmente il Soprintendente ha bocciato il progetto, ritenuto «troppo impattante dal punto di vista paesaggistico», la Regione ha proposto di «aggiustare gli impianti vecchi per poi avviare un concorso di idee». Il sindaco Massimo Zedda: «Il Comune ha fatto la sua proposta che ritengo migliorativa dell'esistente, rispettosa del valore del monumento, efficiente e funzionale. Non è tecnicamente ed economicamente più possibile intervenire sull'esistente». Mentre si parla i disagi continuano.
Sara Marci