Dalla guerra civile a oggi: in vetrina a Cagliari il cinema della Spagna
Il primo aprile del 1939 si chiudeva, con un terribile bilancio di oltre trecentomila vittime, la Guerra civile spagnola, uno dei capitoli più violenti della storia del Novecento. Un conflitto che, con la lotta tra repubblica e dittatura, aveva anticipato di poco la tragedia della seconda guerra mondiale. Per questo, settant'anni dopo, in occasione della sua prima volta in Sardegna, il Festival del cinema spagnolo sceglie di ripartire proprio da quella lotta fratricida, dedicandole un intero ciclo di proiezioni, da La vaquilla del grande Luis Berlanga (l'evento d'apertura del programma) a The spanish earth , (1937) il documentario capolavoro di Ivens. Non per confezionare uno sterile omaggio, ma per dare alla rassegna, che da venerdì sbarcherà a Cagliari nelle sale del Teatro civico di Castello e del cinema Odissea, un'anima forte. Anche per i contenuti, oltre che per la partecipazione dell'attrice Maribel Verdù, madrina d'eccezione, e di due registi come Ventura Pons e Manuel Gutiérrez Aragón.
E se la guerra civile costituirà l'asse portante del festival, organizzato dall'associazione italo-spagnola Exit media in collaborazione con il Comune di Cagliari, anche il resto non sarà da meno. Attraverso più di cinquanta titoli, infatti, la rassegna fino al 6 giugno riserverà ampio spazio ad altri temi e personaggi. Cominciando con il cinema spagnolo contemporaneo, con la proiezione sia di cortometraggi sia di opere più note, come Volver di Almodóvar e Todos estamos invitados , che sarà presentato dal regista Gutiérrez Aragón a chiusura del festival. Proseguendo con il cinema catalano, con la presentazione, da parte di Ventura Pons, del suo capolavoro Amic/Amat e con la proiezione del film di Carla Subirana Nedar , introdotta dal produttore David Matamoros (che proprio a Cagliari vorrebbe realizzare una fiction). E concludendo con un omaggio particolare al regista Marco Ferreri, che in Spagna, per la precisione a Barcellona, alla fine degli anni cinquanta, conobbe il suo compagno d'avventure e scrittore Rafael Azcona, con cui realizzò ben tre film di grande impatto: El pisito (1958), Los Chicos (1959) e El Cochecito (1960).
Sarà, insomma, un festival per tutti i gusti oltre che «un nuovo ponte tra la Spagna e Cagliari», come ha osservato l'assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini, sottolineando l'importanza anche della mostra fotografica sulla guerra civile spagnola che sarà visitabile al Lazzaretto da venerdì a fine giugno.
LORENZO MANUNZA
27/05/2009