IL BILANCIO.
Boom di visualizzazioni sui social, due milioni di spettatori sulla Rai Giro d'Italia, cifre da record Indotto da 200 milioni. Argiolas: «Lavoriamo su altri eventi»
Creare motivazioni di viaggio. L'investimento da oltre 4,4 milioni di euro (di cui 3 di Rcs) che la Regione e i territori hanno fatto sul Giro d'Italia è finalizzato soprattutto a questo. A captare una fetta dei cinque miliardi di euro di indotto che secondo dati Unioncamere vengono creati dal turismo sportivo in Italia. E a verificare se, come certifica Rcs che organizza la gara ciclistica, «il solo passaggio del Giro favorisce un incremento del 7-8% dei flussi turistici». Significa un indotto quantificabile sino duecento milioni di euro.
IL RITORNO ECONOMICO Il giorno dopo la ripartenza dei duemila della carovana rosa, vale la pena di ragionare su ciò che restituirà al territorio la grande visibilità che le telecamere della Rai e i media di 194 Paesi tra Europa, America del Nord e del Sud, Africa, Australia e Asia hanno rimandato a un pubblico potenzialmente immenso. Certo, la gara ha lasciato strade asfaltate e centri storici tirati a lucido, ha riempito per qualche giorno le tasche di albergatori, commercianti e ristoratori. Ma non è solo questo che conta né ciò che ha cercato la Regione quando ha investito tanti soldi su quello che l'assessora regionale al Turismo Barbara Argiolas ha definito «il più grande evento che sia mai stato organizzato nell'Isola».
VISIBILITÀ SUI SOCIAL In attesa dei riscontri più dettagliati da parte di Rcs Sport, che indicativamente ipotizza un +150% nell'impatto social delle prime tre date del Giro 2017 rispetto alle analoghe del 2016, una parziale finestra sull'attenzione ricevuta dalla corsa rosa in Sardegna può essere fornita dalle migliaia di visualizzazioni registrate sia dai contenuti veicolati dalla pagina Facebook della Regione (con punte di 22mila click) sia da quelli diffusi su Facebook, Instagram e Twitter da Visit Sardinia (con picchi da 7mila a 20 mila visualizzazioni), curata dall'assessorato del Turismo. A questi si sommano foto e video prodotti dagli spettatori lungo il tracciato e diventati virali (un esempio su tutti, le migliaia di share della foto delle cosiddette “nonnine di Oliena”).
ASCOLTI IN TV I dati televisivi indicano che c'è stato grande interesse a livello nazionale: l'arrivo dell'ultima tappa a Cagliari è stato seguito da più di 2 milioni di spettatori, diventando l'evento sportivo sulle reti generaliste più seguito della giornata, mentre la diretta della corsa ha totalizzato 1,4 milioni. Le tappe precedenti da Alghero e Olbia hanno avuto numeri di poco inferiori (con un picco di 1,9 milioni all'arrivo di Tortolì) ma comunque di gran lunga in crescita rispetto alle corse inaugurali del Giro 2016. A quelli televisivi, vanno aggiunti gli ascolti Radio 2, che è la radio ufficiale della corsa e sta garantendo lunghe dirette. Secondo i dati Rai, la giornata inaugurale della corsa ha avuto un grande successo anche sul web: gli utenti unici che hanno seguito la prima frazione del Giro su Twitter e Facebook sono stati 53400, per un totale di 73500 interazioni, mentre sono stati 190mila gli appassionati che hanno utilizzato Raiplay per seguire la diretta della giornata, e 139mila i visitatori unici del sito dedicato.
PRIMI DATI ENTRO IL MESE Se è vero che ciò che si cerca di trasmettere sono le emozioni, da oggi alla fine del mese si potranno avere i primi riscontri. «Stiamo iniziando a monitorare i motori di ricerca e in particolare le chiavi di ricerca con la parola Sardegna associata a ciclismo e ad altri termini specifici. Da qui alla fine del mese avremo un primo riscontro perché godremo dell'onda lunga della comunicazione strategica creata attorno al Giro», spiega Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi. Le immagini trasmesse dalla tv ma anche i racconti dei giornalisti, degli accompagnatori dei ciclisti e dei turisti al seguito del Giro indurranno molti a pianificare subito una vacanza e ci sarà - alla Regione e negli uffici studi delle associazioni di categoria - chi ne seguirà le tracce e raffronterà i clic e le prenotazioni con quelle dello stesso periodo dello scorso anno. «Ci aspettiamo soprattutto stranieri», aggiunge Manca.
L'ASSESSORA SODDISFATTA «Adesso inizia il lavoro più lungo e impegnativo: mettere a frutto la grande visibilità avuta in questi giorni in cui la Sardegna ha mostrato al mondo la sua faccia migliore», commenta Argiolas. «La volontà della Regione è quella di rendere l'Isola una meta turistica desiderata non solo per le sue coste e per pochi mesi, ma anche per la bellezza delle sue zone interne, per la possibilità di svolgere attività outdoor in gran parte dell'anno, per la qualità della sua vita. Il risultato del Giro, i complimenti degli organizzatori, la grande risposta popolare per un evento sportivo che è stato vissuto con entusiasmo da tutta l'Isola ci spingono a lavorare ancora di più per consolidare i risultati di questi giorni e dell'impegno continuo del mio assessorato in questi mesi. Per il prossimo anno», conclude l'assessora, «siamo al lavoro su altri eventi internazionali che mettano al centro l'ambiente e la sostenibilità: non solo il ciclismo, ma anche la vela e tutte le discipline sportive a contatto con la natura possono trovare in Sardegna le condizioni migliori».
Fabio Manca