CASTELLO.
Martino: chiamato a cose fatte. Il sindaco: proposta di Erriu non accoglibile Ascensori, un gran pasticcio La Regione: «Concorso di idee per superare la fase di stallo»
Castello, nuovo atto: il pasticcio degli ascensori continua. Prima il Soprintendente, poi il sindaco e ora anche la Regione, la vicenda si trasforma in una partita a tre che rischia di lasciare a piedi cagliaritani e residenti. «È necessario trovare una soluzione in tempi rapidi», su questo le Istituzioni sono tutte d'accordo. La realtà è che allo stato attuale una soluzione non c'è. Anzi, sì, ma non ha il benestare degli enti coinvolti. Nessuno torna indietro, così, mentre il confronto-scontro politico si allarga, l'appalto per la sostituzione degli impianti (già aggiudicato) rischia di saltare. Col peggiore epilogo: tutto da rifare.
IL PRECEDENTE Un passo indietro è d'obbligo. Dopo mesi di rassicurazioni da parte dell'assessora alla Mobilità Luisa Anna Marras («sono in corso le verifiche»), saltano fuori la conferenza dei servizi - tenuta a ridosso del ponte pasquale - e la bocciatura al progetto da parte del Soprintendente per il Sud Sardegna Fausto Martino («il progetto è troppo impattante dal punto di vista paesaggistico»). Tempo ventiquattr'ore e arriva la replica del sindaco Massimo Zedda («non si può più rinviare. Ci aspettiamo che gli enti deputati al controllo propongano eventuali soluzioni alternative e non si limitino a dire che quanto proposto non va bene»). Il dibattito riparte da qui, e non fa ben sperare per le sorti del quartiere condannato all'incertezza.
IL SOPRINTENDENTE «Il sindaco dice a noi di fare proposte, un invito senza senso, dal momento che l'intervento è già stato appaltato», commenta Martino. «Se l'interlocuzione fosse avvenuta prima avremmo potuto dare un nostro contributo ma, allo stato attuale, i margini di manovra sono evidentemente ridottissimi», sottolinea. «Da parte mia non c'è alcuna volontà di interdizione: di fatto sono stato chiamato a dare un timbro di compatibilità a un progetto già approvato, per cui o si decide come e dove si vuole arrivare oppure ci si continua a prendere in giro. Su una cosa non c'è dubbio: il problema deve essere risolto».
LA REGIONE «Ci troviamo in una situazione di stallo», ammette Cristiano Erriu, assessore agli Enti locali. «La Regione è intervenuta facendo notare alcune criticità relative al progetto. I nostri tecnici (dell'Ufficio tutela del paesaggio) hanno proposto di valutare l'opzione zero che consiste non nell'installazione di nuovi impianti ma nell'aggiustare quelli esistenti. Salvo poi sviluppare un concorso di idee», spiega. «Posizione differente rispetto a quella della Soprintendenza che ha ritenuto il progetto del Comune peggiorativo», evidenzia. «Al di là delle valutazioni tecniche, sulle quali non intendo entrare, posso solo dire che sul piano politico è assolutamente fondamentale trovare una soluzione in tempi rapidi. E su questo sono assolutamente d'accordo col sindaco. Un quartiere importante come Castello non può continuare a essere inaccessibile».
IL SINDACO «Negli anni, per i tanti interventi fatti, abbiamo dimostrato di essere capaci di fare, di sbloccare progetti fermi e di ridurre al minimo i tempi di esecuzione», replica il primo cittadino. «Il Comune ha fatto la sua proposta che ritengo migliorativa dell'esistente, rispettosa del valore del monumento, efficiente e funzionale. Ribadisco che non è tecnicamente ed economicamente più possibile intervenire sull'esistente», rimarca. «La proposta in tal senso fatta dalla Regione quindi non è accoglibile, anche perché un concorso d'idee comporterebbe almeno tre anni per vedere gli ascensori in funzione. Non sono tempi ammissibili per chi ogni giorno vuole raggiungere Castello», osserva. «Il concorso di idee potrà essere avviato per il futuro, quando si dovrà progettare il complessivo sistema di accesso a Castello, garantendo intanto l'accessibilità oggi». La storia continua.
Sara Marci