All’austriaco Postlberger la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2017
È l’austriaco Lukas Postlberger il primo vincitore di tappa del Giro D’Italia: il corridore del team Bora si è aggiudicato a sorpresa la Alghero-Olbia (206 km) e la prima maglia rosa grazie ad un inaspettato allungo sul gruppo dopo che una curva aveva diviso in due il plotone. Invano sia la Lotto che la Orica hanno tentato di rimontarlo per portare in fondo i propri capitani, salvo constatare l’azione decisa del vincitore di tappa. Grande entusiasmo sulle strade sarde anche per un italiano, Cesare Benedetti (compagno di squadra del vincitore di tappa), che ha agguantato tutti i traguardi intermedi valevoli per la maglia azzurra di leader della montagna.
La partenza è avvenuta intorno alle 12.30, dopo un minuto di raccoglimento tenuto in ricordo del ciclista Michele Scarponi, morto qualche settimana fa in allenamento. Presenti 195 corridori invece dei 197 previsti alla vigilia visto che Nicola Ruffoni e Stefano Pirazzi della Bardiani sono stati sospesi per essere risultati positivi ai controlli antidoping. Nel giro di poche pedalate, subito girandola di scatti che ha portato sei ragazzi in fuga: Mirco Maestri (Bardiani – CSF), Cesare Benedetti (Bora – Hansgrohe), Marcin Bialoblocki (CCC Sprandi Polkowice), Pavel Brutt (Gazprom – Rusvelo), Daniel Teklehaimanot (Dimension Data) e Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia). Dopo 15 chilometri il vantaggio è superiore ai 6′, col gruppo compatto dietro grazie alla Orica-Scott, squadra impegnata in testa ad evitare l’allungo dei fuggitivi.
Tutti pazzi per il Giro. Pigliaru: “Sardegna in mostra, occasione unica”
Al primo gran premio della montagna a Multeddu, Cesare Benedetti batte Zhupa in volata e passa per primo in vetta guadagnando i primi tre punti per la maglia azzurra. Il vantaggio però si assottiglia leggermente poiché scende sotto i 4′, inoltre i fuggitivi sentono il vento contro e rallentano tantissimo l’andatura. Per dare una smorzata ai compagni scatta Daniel Teklehaimanot, che vede di buon occhio la nuova volata per il gran premio della montagna – questa volta a Trinità D’Agultu. Questo attacco manda in crisi Maestri che si stacca dal gruppetto dei fuggitivi e convince Benedetti a rispondere, andando a superare l’avversario eritreo e guadagnare altri tre punti. A 100 km dall’arrivo intanto il vantaggio si attesta sui 3’15”, con un momento di rilassamento generale grazie al raggiungimento del rifornimento fisso per tutti i corridori. Eugert Zhupa vince invece il traguardo volante di Santa Teresa di Gallura valido per la classifica a punti battendo Teklehaimanot in una volata combattuta. Il vantaggio dei battistrada viene rosicchiato di chilometro in chilometro, tanto che a 66,5 km dall’arrivo il gruppo che insegue si trova a circa 2′ di distacco e viene trascinato al recupero dalla Bahrein-Merida di Nibali. Poco dopo si pone in testa il blocco compatto della Lotto-Soudal che controlla la corsa per il grande favorito odierno André Greipel, solo che i fuggitivi tengono bene collaborando bene e tenendo l’andatura sui 32 km orari.
Al nuovo traguardo volante di Cannigione finalmente Daniel Teklehaimanot riesce a battere i suoi compagni di fuga e guadagnare punti, ma dietro le squadre hanno alzato l’andatura e lo svantaggio è sceso a 1’35”, anche perché i corridori davanti iniziano ad essere molto affaticati dopo oltre 150 km di fuga. Inizia la strada che porta al GPM di San Pantaleo: 3,2 chilometri con pendenza media del 5.6% ed uno strappo al 9%. Il primo a saltare è Marcin Bialoblocki che lascia i compagni di fuga e si fa risucchiare dal gruppone, Cesare Benedetti punta l’arrivo al GPM di San Pantaleo con uno scatto poderoso e lascia secchi i colleghi conquistando la prima maglia azzurra del Giro 2017.
Gli ultimi dieci km sono a favore del gruppo con la CCC e la Orica-Scott a comandare e cercare di isolare la Lotto, anche se fino ai 4 km dall’arrivo non riescono a riprendere i fuggitivi. Quando ci riescono, le curve spezzettano il gruppo in due tronconi con il corridore Silvain Dillier che perde un pedale in una mezza caduta. Gli Orica-Scott continuano a spingere e allungano il plotone in un serpentone, ne approfitta però Lukas Postlberger (Bora) che piazza l’allungo e sorprende tutti nell’ultimo chilometro garantendosi la vittoria della prima tappa e la conquista della prima maglia rosa del Giro davanti a Caleb Ewan della Orica-Scott e Andrè Greipel della Lotto.
Simone Spada