Terzo Guardiano e Alternos i notai dell'atto che chiude l'edizione numero 361
Nella chiesa di Stampace il rito finale del pellegrinaggio
« Vogliate informare il Sindaco di questa città e l'Arcivescovo di questa diocesi che il Voto, anche per quest'anno, è stato sciolto. E così sarà per sempre ». Questa la formula di rito che il Primo Guardiano e presidente dell'Arciconfraternita, Francesco Cacciuto, hanno rivolto all'Alternos Fabrizio Marcello e a monsignor Ottavio Utzeri, rappresentante del Capitolo Metropolitano, a conclusione dei quattro giorni del pellegrinaggio votivo di Sant'Efisio da Cagliari a Nora.
ATRUS ANNUS Nella chiesa di Stampace, rientrato il Santo, è risuonato, alto e quasi liberatorio, quel « Deus bollara » in risposta al consueto indirizzo augurale « Atrus annus» che ha fatto calare il sipario sulla edizione 361 della festa di maggio. Mentre, a fatica, le migliaia di devoti cercavano di avvicinarsi al cocchio, ritornato al centro della navata, nella troppo piccola chiesa di Stampace venivano intonati is goccius a salutare il ritorno di Efisio nella sua dimora stampacina.
LE STRADE DI STAMPACE Dal primo pomeriggio, al 4 maggio, le strade di Stampace conoscono un'animazione particolare, simile a quella di fine luglio, in occasione della festa patronale di Sant'Anna o alla mattina di Pasqua per la processione de S'Incontru . Mal sopportando, i cuccurus cottus , questo lungo viaggio di quattro giorni che li obbliga a rimanere orfani, seppure per questo brevissimo periodo, del loro Efisio e del suo manto protettore.
PREGHIERA NOTTURNA Sa torrada 'e Sant'Efis non è mai stata una versione in miniatura della processione del Primo Maggio, ma un rito più composto e silenzioso, caratterizzato da un'intimità fatta di rosari e preghiere a mezza voce, polifonie distribuite lungo il percorso, ininterrotte invocazioni al Santo. Da alcuni anni, a precedere il cocchio di gala, sempre più numerosi i gruppi di devoti nell'abbigliamento tradizionale (per questa edizioni addirittura cinquanta), assieme a cavalieri, miliziani e la Guardiania a cavallo.
MADONNARI DI GUSPINI Stampace ha accolto il rientro del Santo con alcune novità. Intanto, per ragioni di sicurezza, soprattutto del giogo, la curva di ingresso della piazzetta è stata ricoperta da una spessa moquette scura per evitare pericolose scivolate dei buoi. Al centro segrato, poi, un artistico tappeto, opera degli infioratori dell'associazione Santa Maria di Guspini, realizzato con sale fino e coloranti naturali che riproduce il medaglione della Confraternita e un bel volto di Sant'Efisio. Sigillo di una festa capace di unire tutte le genti di Sardegna.
Paolo Matta