Guerra alle slot machine a Cagliari: orari rigidi e pugno duro contro le sale da gioco
Guerra alle slot machine a Cagliari: orari rigidi e pugno duro contro le sale da gioco
Ordinanza del sindaco Massimo Zedda per arginare il fenomeno delle ludopatie a Cagliari: sale da gioco aperte solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Stop oltre la mezzanotte. E le nuove che apriranno dovranno essere lontane da scuole, chiese e ospedali.
CAGLIARI - Il Comune dichiara guerra alle ludopatie. Un'ordinanza del sindaco Massimo Zedda, firmata proprio oggi, detta orari rigidi e regole severe per le sale da gioco, attività che ospitano slot machine o in generale apparecchi con i quali si giocano soldi. La regolamentazione riguarda soprattutto orari di apertura al pubblico e distanze minime dai "luoghi sensibili".
I dettagli. L'orario di esercizio delle sale gioco autorizzate sarà dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni, festivi compresi. Il funzionamento degli apparecchi di “gioco lecito” in altri tipi di esercizi autorizzati come bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, ricevitorie del lotto sarà possibile dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni, festivi compresi. Stesso discorso per agenzie di scommesse, negozi di gioco, sale bingo, negozi dediti esclusivamente al gioco.
Le sale biliardo e le sale bowling autorizzate sono escluse dall'applicazione di questa nuova regolamentazione perché la natura della loro attività è considerata prevalentemente sportiva. Gli apparecchi di “gioco lecito” (ovvero le slot machine) eventualmente installati nelle sale biliardo e sale bowling, sono soggetti agli stessi orari di funzionamento previsti per le altre attività.
Con la stessa ordinanza viene stabilito, inoltre, che le sale giochi e gli esercizi in cui siano state installate le slot machine, siano posizionati ad una distanza minima di cinquecento metri dai luoghi sensibili come istituti scolastici di ogni ordine e grado, strutture sanitarie ed ospedaliere, luoghi di culto. L'obbligo di distanza riguarda le nuove installazioni o le aperture di nuove sale da gioco, effettuate dopo l'ordinanza del sindaco. Sono esclusi dal provvedimento non solo gli apparecchi già lecitamente installati, ma anche quelli che, per ragioni tecniche, perché diventati vetusti o per modifiche imposte da leggi o regolamenti, siano da sostituire.