Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il vero pellegrinaggio da Stampace a Nora: il voto lungo 4 giorni

Fonte: L'Unione Sarda
3 maggio 2017

 

 

Il sogno resta quello di una processione che, dalla chiesetta di Giorgino, cambiati abiti e cocchio, Sant'Efisio arrivi a La Maddalena spiaggia via mare , dopo una suggestiva attraversata del Porto canale. Si eviterebbe così quel taglio del corteo, una frattura resa oggi meno dolorosa dal pianale messo a disposizione dall'Esercito che trasporta simulacro e cocchio di campagna sulla sponda opposta alla cappella dei Ballero.
IL PELLEGRINAGGIO È a Su Loi, borgata marina di Capoterra, che la processione di Sant'Efisio diventa pellegrinaggio vero. Nella cappella, troppo piccola per contenere quella marea di devoti, troneggia una statua del Martire guerriero sorprendentemente simile a quella, ultima in ordine di tempo, ritrovata a Orosei. «La custodiamo da oltre 30 anni», dice Claudio Lussu, della Confraternita capoterrese di Sant'Efisio «dopo che il nostro parroco, don Battista Melis, l'ha recuperata nella chiesa di San Giuseppe, a due passi dalla Torre dell'Elefante».
LA CAPPELLA REALE Capoterra, unica parrocchia della diocesi di Cagliari intitolata a Sant'Efisio, consegna idealmente il simulacro a Sarroch dopo una sosta nella magica realtà di Villa d'Orri. Il corteo vi arriva al tramonto di una prima, lunghissima giornata di pellegrinaggio. Nel piccolo altare della Cappella Reale il cappellano don Francesco Farris impartisce la benedizione e dà a baciare la reliquia del Santo.
I BUOI E LA SARAS Il modesto carro di campagna è l'unica luce che brilla nella prima notte di questo inimitabile cammino votivo. Una lampada che, per il tempo del suo passaggio, riesce a oscurare le mille luci artificiali della raffineria della Saras, in un contrasto fuori dal tempo e dalla storia fra la tecnologia più avanzata e quell'arcaico carro a buoi che spinge la piccola statua di un martire paleocristiano. Poi sarà grande festa che Sarroch vuole fortissimamente tributare a Efisio nonostante sia notte avanzata e la stanchezza cominci a farsi sentire e vedere nelle gambe e nei volti dei numerosi pellegrini al seguito.
SA RAMADURA Dopo la prima delle tre notti del cammino votivo il corteo, al mattino del secondo giorno, prende la strada per Villa San Pietro. Le sue strade un tappeto di fiori. «Nonostante il Santo vi resti appena tre ore», dice la sindaca Marina Madeddu «per tutta la comunità è come se rimanesse quattro giorni, tanto è l'impegno nella preparazione di questo evento e la cura nell'accoglienza dei pellegrini».
A PULA « Beni beniu in domu tua ». Sono le parole di benvenuto del parroco don Marcello Loi. È l'abbraccio riconoscente dei pulesi a loro fratello e amico Efisio che torna sui luoghi del suo martirio per la salvezza di Cagliari e della Sardegna.
Paolo Matta