Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Quindici milioni per gli asili nido

Fonte: La Nuova Sardegna
10 aprile 2008

L’assessore della Sanità Nerina Dirindin: «Così i Comuni potranno costruire nuove strutture»

Quindici milioni per gli asili nido

Approvato dalla giunta regionale un Piano triennale per l’infanzia






CAGLIARI. L’incremento dei posti disponibili nei nidi d’infanzia e nei micro-nidi pubblici, il miglioramento della diffusione sul territorio dei servizi per l’infanzia, l’aumento del numero di bambini che possono usufruirne, il potenziamento della qualità dei servizi: sono i principali obiettivi del Piano straordinario triennale per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, approvato dalla giunta regionale. Con uno stanziamento di oltre 15 milioni di euro per tre anni si mira a sostenere gli asili pubblici esistenti; a permettere alle amministrazioni pubbliche di dotarsi di strutture utilizzabili dai figli dei dipendenti, che siano aperte al territorio; a introdurre progetti innovativi per l’infanzia, tipologie quali «la mamma accogliente» e «l’educatore familiare», sperimentate in altre Regioni. «La carenza di strutture per l’infanzia - ha spiegato l’assessore della Sanità, Nerina Dirindin - è una delle più rilevanti in Sardegna. Influisce sulla crescita armonica dei piccoli e non aiuta i genitori, soprattutto le mamme, nell’esigenza di conciliare lavoro e famiglia. Con questo Piano vogliamo aumentare l’offerta di posti nei nidi pubblici, dare la possibilità ai Comuni di costruire strutture nuove o ampliare edifici esistenti, sostenere i genitori dipendenti delle amministrazioni pubbliche con nidi sul posto di lavoro. Il Piano è triennale, ma 10 dei 15 milioni stanziati sono a disposizione da quest’anno. Ora il Piano verrà inviato al ministero della Salute, per ottenere la premialità prevista dalle disposizioni nazionali in tema di servizi per l’infanzia: contiamo di ottenere 47 milioni di euro. Quindi - ha detto l’assessore -inviteremo i Comuni a presentare proposte in linea con il Piano, anche dal punto di vista architettonico e degli spazi». Tra gli interventi previsti il finanziamento di diciotto nuovi nidi tra Comuni e Asl e la promozione di servizi domiciliari. Rientra tra questi la tipologia della «mamma accogliente». Il servizio di assistenza ai piccoli viene svolto da una mamma, che accoglie nella propria abitazione fino ad un massimo di tre bambini di età compresa fra i tre mesi ed i tre anni.