Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vecchio Borgo, rione in festa

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2017

SANT'ELIA. Impresa di un gruppo di giovani per un quartiere in cerca del riscatto sociale

 

La squadra di calcio vola in Promozione: mai così in alto Il riscatto di Sant'Elia passa ancora una volta per il calcio. La nuova impresa sportiva porta la firma di un gruppo di residenti del quartiere capace di mettere su dal nulla una società di calcio, il Vecchio Borgo, e in pochi anni di raggiungere a suon di vittorie il campionato di Promozione. Tra mille difficoltà - il non avere un campo di calcio in gestione è certamente la principale - il gruppo del presidente Giorgio Murgia domenica scorsa ha festeggiato il successo nel girone A di Prima categoria. «Un trionfo», commenta l'allenatore Miro Murgia, «che segna il riscatto di un quartiere con tante difficoltà ma ricco di risorse. Ora aspettiamo con ansia di avere un campo di calcio nostro per partire con tanti progetti importanti per i nostri giovani e ragazzi».
GLI OSTACOLI Sant'Elia è finita diverse volte nelle cronache per episodi negativi. Così il lavoro silenzioso e onesto della quasi totalità dei 15mila abitanti rischia di passare in secondo piano. E investire nel rione non è semplice. «Ci sono associazioni sportive, culturali, di volontariato», spiega Morgan Cera, uno dei primi tifosi del Vecchio Borgo. «A volte non hanno le strutture per portare avanti i loro progetti. Serve un contributo e un'attenzione continui da parte del Comune: solo così si arriverà a un completo rilancio del quartiere».
IL CAMPO La società del Vecchio Borgo ne è un esempio. Nel quartiere ci sono due campi di calcio. Uno, davanti al centro culturale dell'ex Lazzaretto, non è a norma: l'amministrazione si è impegnata per recuperarlo e trasformarlo in una cittadella sportiva con manto in erba sintetica. L'altro, in via Schiavazzi, è gestito da un consorzio. All'inizio della stagione la squadra è dovuta emigrare nel campo dei vigili del fuoco, in viale Marconi. Troppo elevati i costi per l'affitto del campo a Sant'Elia. Poi è arrivato un accordo e la squadra è rientrata nel quartiere. «Non è stato facile», ammette Murgia. «Non poter gestire gli orari degli allenamenti è stato un grosso limite. Inoltre non abbiamo ancora potuto avviare la scuola calcio e il settore giovanile: aspettiamo con ansia la nuova struttura. In questo modo tutti i bambini di Sant'Elia potranno giocare a calcio, anche con tariffe agevolate».
IL RISCATTO Aspettando il nuovo campo («Sarà in erba sintetica e diventerà un piccolo gioiello», anticipa l'assessore ai lavori pubblici, Gianni Chessa), il quartiere ora dovrà stringersi ancora di più attorno al Vecchio Borgo. «Sono orgoglioso del risultato di questi ragazzi», commenta Silvano Copez, titolare di una rivendita di bombole. «Hanno fatto tanti sacrifici: è giusto che arrivi presto il premio del nuovo campo». Una struttura per tutto il quartiere: «Finalmente», aggiunge Rino Aramu, altro tifoso, «si potrà costruire un settore giovanile e avviare una scuola calcio per tutti i bambini del rione». Il successo ha mille protagonisti: i dirigenti, lo staff tecnico (oltre a Miro Murgia, Carlo Cirina e Nicola Testa) e soprattutto i giocatori, guidati dal capitano Davide Murgia. «Il quartiere», dice Mirko Lugas, calciatore nato e cresciuto a Sant'Elia, «ci ha seguito. Speriamo di avere ancora più persone il prossimo anno. Il campionato di Promozione sarà particolarmente impegnativo».
Matteo Vercelli