Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bingia Matta, accordo tra Comune e privati

Fonte: L'Unione Sarda
25 maggio 2009

Consiglio. Complessi residenziali ed edifici di utilità pubblica tra via Cornalias e l'ospedale Brotzu



Un piano attuativo per realizzare un complesso residenziale ed edifici di utilità pubblica nella zona di Bingia Matta. Lo ha approvato nei giorni scorsi il Consiglio comunale (dopo l'esposizione dell'assessore all'Urbanistica Gianni Campus), costruendo la cornice che i privati dovranno rispettare nei rapporti con il Comune a proposito di una sottozona urbanistica classificata come IC. La aree in questione sono comprese tra via Cornalias e gli uffici dei servizi tecnologici del Comune, confinanti anche con l'ospedale Brotzu, il parco di San Michele e gli uffici di Abbanoa. I privati interessati sono invece la cooperativa Ope (una delle più grosse realtà isolane, espressione di Legacoop), l'Antonio Puddu costruzioni e la Provincia Romana Ordine dei carmelitani di Antica osservanza, quest'ultima proprietaria di una parte dei terreni.
La superficie complessiva è pari a 50 mila metri quadri, di cui 43 mila in zona IC (destinata a interventi coordinati) e 7 mila in zona S1 (finalizzata ai servizi pubblici). Lo schema approvato dal Consiglio prevede che il Comune possa realizzare costruzioni per circa 2900 metri cubi, mentre altri 4300 verranno destinati a servizi, in una zona dove lo standard edificatorio è di 25 metri quadri per abitante.
I privati potranno invece sfruttare i 43 mila metri quadri del comparto destinato all'intervento coordinato (con un indice di edificabilità territoriale di 0,7 metri cubi per metro quadro) sfruttando circa 20 mila metri quadri in zona C e destinando a verde e servizi i restanti 23 mila. La delibera votata dal Consiglio prevede anche la realizzazione di una strada di Piano secondo lo schema previsto dallo strumento urbanistico. A questo proposito l'assemblea ha integrato il provvedimento con un emendamento presentato dal presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci: «A nostro avviso deve essere chiarito che è volontà di questo Consiglio stabilire che le corsie di accelerazione e decelerazione previste all'intero del progetto per la nuova strada - ha detto in aula - debbano essere realizzate all'interno delle aree interessate dal piano attuativo». Un emendamento che è stato recepito dall'assemblea, che ha poi adottato la delibera.

24/05/2009