Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, un record negativo

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2017

CASTELLO. Sono ancora in corso le verifiche per valutare il vincitore della gara d'appalto

 

Installati 17 anni fa hanno sempre funzionato a singhiozzo

 

La vergogna degli ascensori di Castello - guasti un giorno sì è l'altro pure - fa il giro del mondo. È già arrivata in Scozia. E pure in Australia sono a conoscenza della vicenda. «Seriously? That lift was broken the last time I visited, too». Traduce Rebecca Lewis Latta, londinese trapiantata a Cagliari, residente nel quartiere blindato. «Veramente? Questo ascensore era rotto anche l'ultima volta che sono venuto a trovarti», chiarisce. «E anche un mio amico australiano sa di questa situazione inaccettabile. Altro che capitale del Mediterraneo. Ma aggiustate questi benedetti impianti».
LA MALEDIZIONE Anche l'aplomb british svanisce davanti a quella che per tutti è diventata una farsa. Fatta di continui rinvii e quel ritornello in sottofondo del “sono impianti concepiti male, i motori interrati si surriscaldano, non sono adatti al nostro clima” e via dicendo. Che sarà sicuramente tutto vero ma non cambia la realtà: quella di un quartiere difficilmente raggiungibile per chi non ha doti atletiche o una macchina (con garage o parcheggio incluso). E dove le antiche mura - realizzate per scongiurare gli attacchi sono diventate una trappola per anziani e disabili. «Ci scusiamo per il disagio», recitano i cartelli appicciati alle portine. Ma non stupiscono neanche più, perché ormai la vera notizia sarebbe trovare gli ascensori funzionanti.
PRIMATO IMBARAZZANTE In fondo, in fatto di ascensori, ogni città ha i suoi primati.
A Dubai ci sono gli impianti più veloci al mondo, a Stoccarda quelli super tecnologici che in trenta secondi consentono di ripercorrere 125 anni di storia. L'AquaDom di Berlino passa attraverso un enorme cilindro di vetro che contiene più di un milione di litri d'acqua e millecinquecento pesci.
IL RECORD E poi c'è Cagliari, con i suoi ascensori che - salvo smentite - vantano un record degno di nota: sono più i giorni di stop di quelli in cui garantiscono il servizio. Ma ai castellani questo record non interessa. «Non è che chiediamo chissà cosa, vorremmo solo che questa barzelletta avesse fine, perché è da un pezzo che non fa più ridere», sbotta Laura Piga. «In ogni città esistono gli ascensori, ci sta che ogni tanto si fermino ma il nostro caso è fuori da ogni logica», osserva. «Si spendono migliaia di euro per progetti che riguardano la città, non capisco perché non riescano a risolvere il problema degli ascensori, decisamente più semplice e meno dispendioso», osserva Gaetano Verani. «Parliamo di un servizio essenziale, soprattutto per una città a vocazione turistica. La vergogna va avanti da anni, intanto noi residenti continuiamo ad aspettare il miracolo». Chiude Marco Corda: «E poi non vengano a dire Cagliari città turistica, perché vedere gruppi di stranieri di una certa età arrampicarsi sotto il sole cocente per poter raggiungere la zona più bella della nostra città è veramente scandaloso».
L'ASSESSORE Che gli ascensori dovessero essere sostituiti lo ripetono da anni. Forse è per questo che l'assessora alla Mobilità Luisanna Marras non si sbilancia coi tempi. «Sono in corso le verifiche per valutare se il vincitore della gara d'appalto ha tutti i requisiti, poi si procederà con la conferenza di servizi», taglia corto. Stessa dichiarazione rilasciata il 16 gennaio («Sono in corso le verifiche sul possesso dei requisiti da parte della società che ha vinto l'appalto. Poi il problema dovrebbe essere risolto»). Che se sommate a tutte quelle rilasciate nel tempo ci si potrebbe scrivere un libro. Da quando li hanno installati (17 anni fa) sono cambiati sindaci e assessori ma gli ascensori - guasti - sono sempre al loro posto. Pronti a regalare l'ebrezza dell'incognita. Sarà il giorno fortunato? Forse no.
Sara Marci