Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'assessora Cillocu: «I dati sono del 2014, è cambiato tutto»

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2017

I commercianti pronti alla protesta, Frongia di Confesercenti teme contraccolpi in tutta l'Isola

 

«I buoni propositi non bastano, serve una riapertura del tavolo». L'assessora alle Attività produttive, turismo e commercio del capoluogo non digerisce il risultato della trattativa che ha portato a misure drastiche nonostante i tentativi fatti per intervenire sulla movida. «Ci si basa su dati dell'Arpas del 2014, ma non si è tenuto conto che nel frattempo abbiamo regolato la concessione del suolo pubblico, stiamo assumendo vigili e a maggio parte il piano per l'inquinamento acustico», attacca Marzia Cillocu. Nella prima fase del tavolo hanno partecipato alle riunioni solo funzionari e si è arrivati alla proposta del coprifuoco di mezzanotte. «A quel punto il sindaco aveva ottenuto la riapertura dei lavori, è entrata in campo la parte politica e ho partecipato agli incontri - aggiunge l'assessora - ma tutti i nostri sforzi non sono stati tenuti in considerazione».
Cillocu spiegherà i dettagli nella prossima seduta del Consiglio comunale per rispondere a un'interrogazione urgente presentata ieri dal capogruppo dei Progressisti sardi Matteo Massa: «È una soluzione impraticabile quella proposta dall'assessorato regionale all'Ambiente, che non tiene conto delle reali esigenze del commercio cittadino e della spiccata vocazione turistica del centro storico - spiega - è giusto tutelare la quiete per i residenti, ma non con provvedimenti rigidi come questo che avrebbe ripercussioni negative su tutte le attività».
Se dovesse passare la linea del coprifuoco, i commercianti del centro si dichiarano pronti allo scontro. «Con un provvedimento di questo tipo saremmo costretti tutti a licenziare dipendenti. Se le cose dovessero andare in questa direzione siamo pronti a fare guerra. Il problema riguarda Cagliari ma potrebbe avere contraccolpi in tutta la Sardegna», dichiara Emanuele Frongia di Confesercenti, portavoce dei commercianti del Corso e piazza Yenne: «Da sei anni seguiamo questo caso ma le associazioni di categoria non sono state coinvolte. Promuoviamo l'autocontrollo e le buone prassi degli associati. Abbiamo in mente di introdurre degli stewart a supporto della polizia municipale nelle zone sensibili e di essere noi stessi a segnalare chi rovina la quiete: sono zone ad alto impatto turistico ma bisogna tenere conto delle esigenze dei residenti».
Marcello Zasso