Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il futuro del Paese comincia con la felicità dei bambini»

Fonte: L'Unione Sarda
31 marzo 2017

Ricerca Presentata alla Mem la fotografia dell'infanzia fatta dalla Treccani «Il futuro del Paese comincia
con la felicità dei bambini»

I l ritratto del bambino felice piace alla pubblicità e al linguaggio di cui si serve per sedurre. La fotografia realistica dell'infanzia italiana - o sarda, se il focus è mirato - non ha, tuttavia, gli stessi tratti rassicuranti. Né riesce a colori. Povertà, disagio abitativo, denatalità, istruzione e servizi inadeguati, maltrattamenti e violenza, proiettano, infatti, ombre lunghe sulla rappresentazione. Perché la situazione sia percepita con chiarezza e in maniera oggettiva dagli adulti, Save the children torna col suo “Atlante dell'infanzia (a rischio) 2016. Bambini supereroi”. La pubblicazione è stata presentata alla Mem di Cagliari da Giulio Cederna, curatore di questa e delle precedenti uscite. All'incontro, coordinato dalla sociologa Ester Cois, hanno partecipato Francesca Cadeddu, field officer Sardegna “Save the Children”, Elisabetta Illario, psicologa del Coordinamento interventi assistenza abuso dell'Asl di Cagliari ed Elena Piseddu, referente regionale di “Save the Children”. L'evento ha rappresentato un'anteprima del festival letterario Lei che nella prossima edizione tratterà il tema della felicità.
LE NOVITÀ Progetto in continuo aggiornamento, ormai alla settima edizione, l'Atlante arriva per la prima volta con Treccani nelle librerie. Grazie a una distribuzione più ampia, potrà rappresentare agli adulti, facendo ricorso a dati, statistiche, mappe e interviste, le difficoltà con cui si misurano i più piccoli e suggerire interventi necessari per creare un mondo a loro misura. Non solo. Il volume si propone anche di mostrare la capacità di resilienza, i poteri da supereroi di cui parla il sottotitolo, dei protagonisti dell'analisi rispetto alle difficoltà che spesso derivano da condizioni di vita non adeguate.
FOCUS SULLA SARDEGNA Tante le criticità sottolineate da Giulio Cederna che, prima della tappa cagliaritana, ha attraversato la Marmilla, terra di pace e bellezza ma, come tante aree interne dell'Isola, impoverita dallo spopolamento. «Tale specificità meriterebbe un approfondimento che il libro non ha potuto comprendere e che ci riserviamo di curare già nella prossima edizione», ha sottolineato. «Certo è che la Sardegna, e questo è già in evidenza sull'Atlante, ha il tasso di natalità (6,7%) più basso d'Italia».
ALLARME ISTRUZIONE Il fenomeno delle culle vuote non è l'unico segno negativo nella fotografia di Save the children. La Sardegna fa registrare il secondo dato peggiore in Italia sul fronte dell'abbandono scolastico. «L'Isola ha un tasso pari al 22,7%. Situazione critica anche per le competenze scolastiche: il 33,3% degli studenti non raggiunge quelle previste per la matematica e il 27,3% quelle relative lettura. Tema che trova corrispondenza nelle statistiche relative alla popolazione adulta: il 51,4% è fermo alla licenza media. Dato più alto di 12 punti rispetto alla percentuale nazionale (40%), è preoccupante perché collegato a un maggior rischio di povertà».
MIGRAZIONI E MALTRATTAMENTI Il focus sulla Sardegna è stato poi ulteriormente definito da Francesca Cadeddu, responsabile dei progetti di accoglienza per i piccoli migranti che arrivano in Sardegna con bisogni che la società ospitante ignora, e da Elisabetta Illario. La psicologa, a seguito di interventi nelle scuole, ha evidenziato quanto i più piccoli siano sempre più spesso vittime di violenze e avvertano come minaccia costante il bullismo.
LE VIE PER LA FELICITÀ Giulio Cederna, partendo dal presupposto che «per far ripartire il Paese è necessario investire sui bambini», ha evidenziato alcuni fattori importanti per costruire strade che conducano alla felicità. La povertà educativa è una delle emergenze da risolvere. «Se vogliamo rendere felici i cittadini più piccoli, dobbiamo dare loro la possibilità di sviluppare il loro straordinario potenziale. Bisogna offrire luoghi di aggregazione e incontro, creare una forte alleanza tra agenzie educative, promuovere l'innovazione, colmare il divario sociale che nega ai bambini pari opportunità e diritti».
Manuela Arca