VIA DEL SOLE.
Nessuno è intervenuto in difesa della vittima: pestaggio filmato con un telefonino
Ragazzino di 14 anni aggredito da un coetaneo all'uscita da scuola
Si era trasferito da una settimana nella sua nuova scuola, forse per allontanarsi da situazioni spiacevoli vissute nel precedente istituto. Il rivale lo ha trovato in fretta. Giovedì scorso lo ha atteso all'uscita della scuola media Colombo, in via del Sole: si è avvicinato e con un pretesto lo ha spintonato, poi lo ha colpito con alcuni pugni. La vittima, quattordici anni, con lo sguardo ha cercato un aiuto. Non è stato fortunato. L'aggressione - apparentemente senza alcun motivo - è proseguita sull'autobus davanti a tanti ragazzini divertiti. Qualcuno ha dato man forte al violento, anche lui minorenne, strattonando il ragazzino. C'è anche chi avrebbe filmato la scena. Alla fine, alla fermata di via Schiavazzi ognuno è andato per la sua strada: l'aguzzino con un sorriso beffardo, i giovanissimi spettatori ancora divertiti e la vittima con addosso i segni delle botte.
L'ALLARME I primi a intervenire giovedì verso le 13,45 - dopo la telefonata al 113 effettuata da un'insegnante della Colombo che, all'esterno della scuola media, ha visto la fase iniziale dell'aggressione prima che il gruppetto salisse sull'autobus - sono stati gli agenti della Squadra volante. I poliziotti hanno raccolto alcune testimonianze per risalire al ragazzino finito al centro del pestaggio. Lo studente, arrivato a casa, è stato poi accompagnato dai familiari in ospedale. I medici gli hanno assegnato sette giorni di cure per le ferite riportate al volto (zigomo e labbra) e per i lividi sulle altre parti del corpo. Una pattuglia della Polizia - nei due giorni successivi - è transitata davanti alla scuola durante l'uscita degli studenti. Un controllo preventivo per scongiurare eventuali vendette o azioni violente ricollegabili a quando accaduto giovedì.
LE INDAGINI Il ragazzino, accompagnato dai genitori, venerdì (il giorno dopo l'aggressione) si è presentato nella stazione dei carabinieri di San Bartolomeo. La giovanissima vittima ha raccontato quanto successo: l'uscita da scuola insieme a un amico, il suo rivale (un coetaneo che non frequenta la Colombo e che quando sarà identificato grazie alle testimonianze di altri ragazzi verrà denunciato) in piedi nelle vicinanze della fermata del bus, l'aggressione, le risate degli altri studenti, l'amico che si allontana da lui forse spaventato dalle possibili conseguenze, qualche telefono cellulare in azione per riprendere le scene di violenza andate avanti anche sul pullman. I carabinieri della stazione, al comando di Eugenio Fatone e coordinati dal maresciallo Mauro Secci, sarebbero già risaliti all'aggressore e cercano anche gli altri minorenni che lo hanno aiutato. Nessuna traccia del video del pestaggio. Ma gli investigatori acquisiranno anche le riprese effettuate dalle telecamere all'interno del bus del Ctm: le immagini potrebbero essere utili alle indagini.
IL DIRIGENTE Alla Colombo (la scuola è estranea alla vicenda, avvenuta all'esterno dell'istituto e poi sul bus) sono a conoscenza dell'aggressione. Il primo allarme alla Polizia è stato dato da un'insegnante. Un episodio che non può essere ricollegabile alla scuola: «La vittima», ha evidenziato il dirigente Roberto Bernardini, «si è trasferita da noi da poco. L'autore dell'aggressione, dalle informazioni che ci sono arrivate, non è un nostro studente. Non sappiamo cosa ci sia dietro: certamente non si tratta di attriti nati nel nostro istituto. Abbiamo comunque avviato dei controlli all'ingresso e all'uscita degli studenti». Un fatto che non può essere catalogato come bullismo, tema comunque sempre al centro di progetti anche alla Colombo: «Alcuni nostri studenti proprio in questi giorni hanno seguito delle lezioni contro il bullismo e poi sono saliti in cattedra per trasferire quanto imparato ai loro compagni»
Matteo Vercelli