Autore: Ennio Neri il 27/03/2017 17:28
Dopo neanche un anno di consiglio comunale si spacca il gruppo del Movimento 5 Stelle cagliaritano. Il capogruppo in consiglio comunale a Cagliari Maria Antonietta Martinez ha attaccato con un post su facebook il suo collega Pino Calledda. Quest’ultimo sabato scorso ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione delle location cittadine di prestigio (Bastione Saint Remy, castello San Michele, Marina piccola, Giardini pubblici, ecc). dove potranno essere celebrati matrimoni e unioni civili. E l’ha fatto sedendosi alla sinistra del sindaco Massimo Zedda, scatenando l’ira della Martinez.
“Scene da un matrimonio”, attacca il capogruppo, “intendo prendere le distanze rispetto alla conferenza stampa in cui sabato il mio collega consigliere M5S Calledda sedeva accanto al Sindaco. Dal mio punto di vista deve aver confuso il ruolo istituzionale di vice presidente della Commissione Affari Generali con quello politico. Io avrei rifiutato l'invito”.
Nel pomeriggio la replica di Calledda. "Mi è stato chiesto di partecipare in veste istituzionale come vice presidente della Commissione Affari Generali, in quanto tra i compiti della commissione rientra l'istituto del matrimonio, dato che il Presidente era a Roma per impegni europei a rappresentare il comune di Cagliari. Insieme al sindaco e all'assessore era presente anche il presidente della Municipalità di Pirri (eletto dall' opposizione)”, risponde Calledda, “nella conferenza stampa si presentavano i luoghi istituzionali nei quali ci si può sposare, al di fuori del Municipio, che fanno parte del patrimonio storico e culturale della città. Questi luoghi Sono 7 e tra essi vi è il Castello di San Michele che ospitava la Conferenza stampa.
La costituzione italiana”, aggiunge, “garantisce l'agibilità politica a tutte le opposizioni, cosi anche lo statuto della città di Cagliari e il regolamento del consiglio comunale e, dunque, ritengo che io debba esercitare il mio ruolo politico di consigliere all' interno di questi ultimi. Io ritengo che qualunque iniziativa politica venga fatta a favore dei cittadini e della città di Cagliari vada portata avanti al di là del colore politico.
Vorrei evidenziare”, prosegue ancora il consigliere pentastellato, “che la democrazia si esprime attraverso il voto e che debba esserne riconosciuto il risultato (che sia un sindaco o che sia il presidente del Consiglio), non come invece sta accadendo tutt'oggi a livello nazionale dove imperversa l'ennesimo governo tecnico non eletto dal popolo. Di conseguenza ritengo che vadano difesi tutti gli spazi dove l' opposizione possa, con le proprie idee, esprimere il proprio lavoro, il proprio impegno e possa costruire un idea diversa di città.
In politica e nelle attività istituzionali non ci si può improvvisare”, conclude, “e ritengo che ognuno debba dare il proprio contributo in base al bagaglio culturale che si porta dietro che, però, deve essere sempre fondato su umiltà e rispetto reciproco che sono anche quegli stessi principi che hanno ispirato il movimento”.
Il post è stato ritirato dalla Martinez dopo un’oretta. Ma la conferenza stampa con Zedda è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perché l’intesa politica tra i due non decolla. Diversa appare la strategia sulle modalità di opposizione alla giunta Zedda. La Martinez appare isolata in consiglio comunale. Calledda, è giudicato da alcuni esponenti dell’opposizione, troppo prudente e arrendevole nei confronti di maggioranza ed esecutivo. E dopo il no incassato sul reddito di cittadinanza comunale nei primi mesi della consiliatura, i “grillini”, privi di sponda in consiglio regionale, ancora non riescono ad assumere una posizione di rilievo nelle dinamiche politiche del capoluogo.