Il Comune investe un milione e 700 mila euro. Sono previsti anche siti provvisori mobili
Raccolta differenziata dei rifiuti: partito il conto alla rovescia
L'involucro non sarà dei migliori, il contenuto perfino peggio, eppure i cittadini saranno ringraziati per i loro regali a costo zero. Già, perché produrre rifiuti non costa (smaltirli, invece, moltissimo, soprattutto se non li si differenzia), e proprio i rifiuti saranno il gentile omaggio che i cagliaritani faranno recandosi negli ecocentri per la raccolta differenziata. I quali erano tre, per quanto ancora sulla carta, ma sono appena raddoppiati: saranno sei, in punti strategici. Lì i cittadini potranno conferire i rifiuti differenziati se non potranno attendere il giorno del ritiro: l'appalto da 210 milioni di euro in sette anni appena assegnato a De Vizia, Coplat ed Econord prevede la raccolta porta a porta. Negli ecocentri potranno anche consegnare rifiuti particolari: ad esempio, un televisore.
GLI ECOCENTRI Il Comune stanzia altri 1,7 milioni per i tre nuovi ecocentri, deliberati dalla Giunta il 28 febbraio. Si affiancheranno a quelli già previsti, ora in fase di progettazione esecutiva. Le novità riguardano via de' Carroz (l'area del ponte dell'Asse mediano, di fronte all'Acentro), lo sterrato opposto alla piazza antistante il cimitero di San Michele e via Galvani, nel quartiere di Genneruxi, vicino alla centrale elettrica. Confermati i tre già previsti dal Comune: lo sterrato utilizzato dai circhi in via San Paolo (720 mila euro), l'area all'incrocio tra viale Sant'Elia e viale Salvatore Ferrara (695 mila) e l'ex inceneritore a San Lorenzo sulla 131 bis (300 mila). In quest'ultimo caso si sta realizzando anche una stazione di trasferenza: «Lì saranno scaricati i rifiuti prelevati durante i giri quotidiani dei compattatori», spiega l'assessora all'Ambiente, Claudia Medda, «e poi saranno caricati su mezzi più grandi per trasferirli ai centri di smistamento a Macchiareddu».
LE SPESE Nella stessa zona industriale c'è anche l'inceneritore del Cacip per il cosiddetto “residuo”, cioè la parte più costosa dello smaltimento dei rifiuti: ciò che non si ricicla, si brucia assieme ai circa 200 euro a tonnellata della tariffa Cacip. Ecco perché, al di là dell'ecologia, differenziare serve: per risparmiare sulle bollette. L'unico modo per avere gli sconti per l'inceneritore è - ovviamente - bruciare meno rifiuti, ma anche raggiungere il 70 per cento di differenziato: a quel punto, scattano (sotto forma di sconto) le premialità della Regione di cui Cagliari, ferma al 30 per cento perché non c'è il porta a porta, non ha mai usufruito. «Il nostro obiettivo è raggiungere l'80 per cento», annuncia l'assessora Medda, «grazie alla raccolta differenziata, agli ecocentri e alle campagne di sensibilizzazione dei cittadini su stampa, radio, televisioni e Web».
CENTRI PROVVISORI Il problema è che il “porta a porta” è dietro l'angolo, ma gli ecocentri no: i primi arriveranno a fine anno, per gli altri servirà un po' di più. All'assessorato all'Ambiente c'è un Piano B: tre ecocentri mobili aperti 24 ore su 24, finché non ci saranno quelli veri. Le ditte d'appalto realizzeranno poi due piccoli ecocentri provvisori in viale Marconi e in viale Elmas.
LE PROTESTE Una petizione per protestare contro l'ecocentro era stata fatta a Sant'Elia ma, secondo l'assessora Medda, «ora che gli ecocentri diventano sei cade il timore di ricevere rifiuti da tutta la città». I centri di raccolta, però, fanno paura a causa dei topi, ma anche in questo caso Medda non si scompone: «Abbiamo quasi quattromila topi che si cibano nelle centinaia di cassonetti dell'umido, che spariranno. Considerato che ci sarà il porta a porta, all'ecocentro consegnerà l'umido solo chi ha urgenza, perché magari deve partire: serviranno giorni per riempire due cassonetti, che saranno subito svuotati. I ratti, insomma, non troveranno cibo». Lo sforzo finanziario per i tre ecocentri in più non è poco: «Confidiamo», dice l'assessora, «in un vigoroso aiuto da parte della Regione». Un eventuale bonifico da viale Trento, insomma, non sarà certamente accolto con un rifiuto.
Luigi Almiento