Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'INVESTIMENTO. Società, Comune, Regione e privati coinvolti nell'iniziativa Un affare da 55 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2017

L'INVESTIMENTO. Società, Comune, Regione e privati coinvolti nell'iniziativa Un affare da 55 milioni, ecco da dove arriveranno

Il nuovo stadio del Cagliari calcio avrà 21 mila posti e costerà 55,5 milioni di euro.
Quarantadue serviranno per realizzare l'impianto di gioco, il resto sarà speso per costruire le strutture commerciali e le aree sportive annesse, necessarie per rendere remunerativo l'investimento e garantire guadagni alla società. Tra i sette e gli otto milioni saranno invece necessari per erigere la struttura provvisoria dove il Cagliari giocherà nei tre anni necessari a demolire il vecchio stadio e costruire quello nuovo.
Grazie all'affitto di spazi a grandi negozi di abbigliamento e attrezzature sportive, a marchi dell'elettronica e dei mobili, alla creazione di palestre, ristoranti, musei e altri spazi per il tempo libero - 20 mila metri quadri in tutto - il Cagliari conta di superare i ricavi della vendita dei biglietti, come hanno già fatto decine di società in tutto il mondo e come, seppure in ritardo, stanno facendo quasi tutte le società della serie A.
Che gli stadi e le strutture annesse siano centrali nel business del calcio è dimostrato dal fatto che negli ultimi dieci anni sono stati presentati 365 progetti di costruzione o ristrutturazione di nuovi impianti, la metà dei quali in Europa.
La costruzione del nuovo stadio del Cagliari sarà finanziata in parte dal Cagliari attraverso B Futura, ci saranno un contributo del Comune e un finanziamento agevolato da parte della Sfirs, la finanziaria della Regione, e contributi privati. Arriveranno da grandi aziende private, una delle quali potrebbe investire per intestarsi lo stadio per un certo numero di anni, come hanno fatto, per fare solo qualche esempio, l'Allianz a Monaco o Ethiad a Manchester.
La Sfirs opererà attraverso il fondo Jessica, uno strumento finanziario creato dalla Commissione europea in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti e la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa per promuovere, tra le altre cose, la rigenerazione urbana mediante meccanismi di ingegneria finanziaria. (f.ma.)