8 marzo, la Sardegna aderisce allo sciopero internazionale femminista
Uno sciopero generale di donne e uomini per dire no alla violenza maschile e machista e per sostenere l’autodeterminazione dei corpi e dei desideri: lo Sciopero internazionale femminista è in programma per il prossimo 8 marzo e parteciperanno 40 paesi di tutto il mondo, Italia e Sardegna comprese.
L’adesione isolana è stata organizzata dalla Rete Non Una di Meno insieme ai sindacati di base: la protesta, spiegano dall’organizzazione, sarà messa in atto con modalità differenti e durerà 24 ore. “La data dell’8 marzo quest’anno tornerà ad essere un momento di mobilitazione femminista attraverso lo strumento dello sciopero generale – sottolineano le attiviste e gli attivisti sardi di Non Una di Meno – indetto ad oggi dalle sigle sindacali Usi, Slai Cobas per il sindacato di Classe, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc Cgil, per garantire un’astensione reale dal lavoro produttivo e riproduttivo e il coinvolgimento delle donne dentro e fuori i luoghi di lavoro”.
In programma, tra tante iniziative (qui la mappa interattiva con gli eventi in Sardegna), c’è anche un grande corteo a piedi che attraverserà Cagliari: l’appuntamento è per mercoledì in viale Buoncammino alle 9,30, da qui si muoverà il corteo che attraverserà piazza d’Armi, via Is Mirrionis, via Cadello, via Liguria, via Baccaredda, via Cocco Ortu, via Dante, piazza Repubblica, via Alghero, via Sonnino, via XX Settembre, via Roma, piazza Matteotti e raggiungerà piazza del Carmine. La mobilitazione proseguirà dalle 15.30 e fino alle 22 con letture, performance, musica e banchetti informativi sui temi della giornata: hanno già confermato la presenza Donne di Carta, Efedra, Clara Murtas, Fatima Dakik, Nina Zedda, Barbara Cappelli, Banda Sbandati, Cagliari Lindy Circus, l’associazione Biakravmaga e le Tambura Battenti.
Alla grande manifestazione cagliaritana di mercoledì parteciperanno gruppi in arrivo da tutta la Sardegna (ci sono bus che viaggeranno da Sassari e Alghero) e hanno già comunicato l’adesione associazioni culturali e sociali, operatrici di centri antiviolenza, componenti di collettivi studenteschi e universitari, movimenti politici, gruppi femministi e donne singole. “È stata fatta la scelta di non utilizzare mezzi a motore, invitiamo perciò a partecipare anche con biciclette o qualsiasi altro mezzo ecologico ed a portare in manifestazione fischietti, strumenti musicali, pentole e mestoli per far sentire il proprio dissenso contro la violenza di genere, maschile e patriarcale. Chiediamo a chi vorrà partecipare di non portare con sé bandiere o striscioni di partiti, sindacati e confessioni religiose”.
La Rete Non Una Di Meno riunisce attiviste femministe di tutta Italia e, a partire dalla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne che si è tenuta a Roma lo scorso 26 novembre con oltre 200mila persone, sta lavorando a un Piano Femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Nell’ultima recente assemblea plenaria ospitata a Bologna sono stati indicati 8 punti per l’8 marzo, per ribadire, anche attraverso lo sciopero, il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme. “Noi a Cagliari – sottolineano ancora dalla sezione sarda della Rete Non Una di Meno – scioperiamo contro la violenza maschile e machista sulle donne, la violenza maschile e machista su lesbiche, trans, queer, bisessuali, eterosessuali e intersessuali, la criminalizzazione dell’aborto e l’obiezione di coscienza, la violenza patriarcale del mercato e del debito, la violenza della guerra e del militarismo, la violenza delle politiche anti-migranti, la violenza di Stato delle incarcerazioni. Ci battiamo per l’autodeterminazione dei corpi e dei desideri, un’educazione e un’istruzione libere dagli stereotipi di genere, la libera circolazione delle persone e il riconoscimento del lavoro”.
I colori della manifestazione saranno il nero e il fucsia e sarà inoltre realizzata a livello nazionale un’azione di Twitter storm con gli hashtag #NonUnaDiMeno e #LottoMarzo. “La violenza maschile e patriarcale contro le donne è una questione strutturale alla società, che attraversa ogni luogo, dalle case ai posti di lavoro, dagli ospedali alle università, dai media alle frontiere, e che in ogni luogo va contrastata. Si interromperà quindi ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene, come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera, ma con una trasformazione radicale della Società”.
La manifestazione dell’8 marzo sarà anticipata con un appuntamento sul tema in programma martedì 7 marzo alle ore 20.30 nella sede dell’Arc Cagliari, in via Falzarego 35: sarà proiettato il film “Suffragette” di Sarah Gavron, all’interno del cartellone di eventi di USNexpo, ARC e ARCinema, che racconta il movimento femminile che nei primi del Novecento lottò nel Regno Unito per il diritto di voto delle donne.
Francesca Mulas