MARTEDÌ, 19 MAGGIO 2009
Pagina 2 - Cagliari
La circoscrizione del centro storico chiede che l’antico istituto sia preservato a una funzione educativa per Villanova e la città
Due interrogazioni in consiglio comunale e un comitato in difesa del caseggiato
CAGLIARI. La scuola Riva deve restare alla funzione che storicamente l’ha vista nascere, lo hanno chiesto a più riprese i consiglieri comunali del Pd: Marisa Depau da un lato, Marco Espa e Andrea Scano, dall’altro. E lo ha domandato anche un comitato sponteneo di ex allievi. Recentemente, inoltre, si è espressa in tal senso anche la circoscrizione del centro storico in quanto la Riva è considerata un gioiello architettonico di Villanova. Tutti si propongono di «difendere la memoria storica della città». La scuola, progettata nel 1912 venne terminata nel 1933 e da allora è stato il luogo in cui migliaia di cagliaritani hanno imparato a leggere e scrivere.
«Nella mia interrogazione - spiega Marisa Depau - ho dato voce anche a una serie di insegnanti che, preoccupati, mi han chiesto di sapere che fine avrebbe fatto la scuola visto anche che da anni vi sono dei lavori che iniziano, terminano e poi riprendono». In quell’occasione l’assessore comunale Edoardo Usai (Pubblica istruzione), continua Depau, «disse che il futuro della scuola Riva sarebbe stato quello di essere di nuovo una scuola». Ma l’odissea del caseggiato continua a destare preoccupazioni. Il fatto che il calo delle nascite abbia fatto diminuire notevolmente il numero delle classi «non significa - sottolinea Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico - che quello spazio debba essere abbandonato. Sono in molti a chiedere che vi si inseriscano i tre livelli della scuola dell’obbligo: dall’asilo alle elementari, alle medie».
Nel retro della costruzione c’è anche un cortile con un piccolo teatro, che potrebbe diventare un luogo aperto al quartiere. «Inoltre - continua Carboni - il recupero della scuola Riva a una funzione scolastica andrebbe fatto in parallelo alla riqualificaziione della sua piazza Garibaldi. Per molti di coloro, come il sottoscritto, che hanno fatto le elementari in quell’istituto, la piazza era il luogo del ritrovo e della socializzazione. Oggi, purtroppo, è in uno stato di abbandono deprimente».
E i ricordi di un tempo, coi bambini che in fila per due entravano in classe, mal si sposano con un contesto che sembra dimenticato. La situazione preoccupa. Secondo Espa e Scano la scuola ha patito anni di completo abbandono a causa dei problemi tra il Comune e le imprese appaltatrici dei lavori di ristrutturazione. Infatti «sono state così tante le sospensioni dei lavori - spiegano i due consiglieri - che si è addirittura formato un comitato spontaneo di genitori per protestare sulle condizioni disastrose dello stabile e per chiedere alle istituzioni maggiore attenzione nei confronti dei bambini, della loro istruzione elementare e di un edificio storico come è, appunto, quello di piazza Garibaldi».
Per Espa e Scano il Comune sarebbe poco interessato «a tutelare e conservare un ruolo di spicco ad una scuola storica e importante come il Riva a cui, oltretutto, il quartiere di Villanova è legato e affezionato». Recentemente per i lavori di messa in sicurezza del caseggiato, tutti i bambini dell’istituto Riva sono stati spostati all’istituto Sacro Cuore.
Ma come mai tutti questi tentennamenti? «La ragione - spiegano Espa e Scano - risiede probabilmente nel fatto che, anche senza dichiararlo apertamente, il Comune ha deciso di trasformare l’istituto Riva in asilo nido aziendale. Infatti nel 2007 la Giunta ha richiesto finanziamenti alla Regione per realizzare un intervento di questo tipo nella scuola Riva». (r.p.)