Via Roma. Salta la valutazione d'impatto ambientale: la capienza verrà ridotta a 500 posti auto
La modifica ha un obiettivo: risparmiare tempo. Almeno un anno. Tanto sarebbe durato lo studio richiesto dalla Regione per la “VIA” (valutazione d'impatto ambientale) del parcheggio sotterraneo di via Roma. E pazienza se per strada (anzi, sotto) si perderanno circa 150 posti auto.
«Non avevamo scelta: così eviteremo le lungaggini della valutazione e potremo procedere con l'appalto», chiarisce l'assessore comunale ai lavori pubblici Raffaele Lorrai.
Di parcheggi, comunque, ne rimarranno 500. Serviranno per dar vita a due progetti: quello della grande piazza sul mare, da sempre nei desideri del sindaco Emilio Floris, e quello della pedonalizzazione del quartiere Marina. Una manovra richiesta dai ristoratori e dagli altri imprenditori del rione, oltre che da gran parte dei residenti. Ai quali dovrebbero essere riservati alcuni (il numero è ancora da definire) posti auto nel nuovo silos sotto l'asfalto.
In questi giorni gli ingegneri comunali stanno modificando i disegni del progetto. Poi si proseguirà con l'aggiudicazione della gara d'appalto, congelata a gennaio dopo la richiesta della VIA, diventata obbligatoria per i parcheggi con più di 500 posti. «Ma la norma che ce la imponeva è successiva all'approvazione del nostro progetto. Comunque, per evitare scontri, abbiamo scelto di ridurre di poco la capienza».
Per realizzare il quarto multipiano dell'era Floris sono stati stanziati undici milioni e cinquecento mila euro: i lavori, una volta inizati, dovrebbero durare circa due anni. Ventiquattro mesi nei quali il traffico delle auto verrà rivoluzionato per far spazio alle ruspe. Le quattro corsie del lato mare verranno cancellate per far spazio al cantiere. Il flusso d'ingresso in città verrà fatto passare all'interno del porto (dove sono previste due corsie), mentre quello in uscita attraverserà una carreggiata temporanea (composta da altre due corsie) ricavata al centro di via Roma, dove ora ci sono parcheggi e panchine.
MICHELE RUFFI
23/05/2008