Autore: Alessandro Congia il 06/03/2017 15:01
Ancora la stessa fotocopia, lo stesso “ring”, insicuro. E anche stavolta è sporco di sangue, un tentato omicidio in piazza del Carmine, a Cagliari: l’epilogo è di un arresto ad opera delle Volanti della Polizia di un cittadino libico. Ma si riacutizza l’allarme sociale, il pericolo per i cittadini in quello slargo dietro la stazione dei treni, dove ogni giorno c’è tensione, malessere e malumori dei residenti e dei negozianti. Forse ancora poca sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, sebbene dalla questura cagliaritana arrivano le giuste rassicurazioni, con i “blindati” di Arma e Polizia di Stato che piantonano quell’area che fa paura. L'episodio, l’ultimo della serie, si è verificato nella serata di sabato al termine di una violenta lite scoppiata tra stranieri, di cui uno armato di taglierina.
Bloccati e identificati dagli agenti Nuasrin Chaabane Adem, 24enne libico, Saker Achraf Mohamad, 28enne libico e Mouna Kouki, 28enne tunisina. Ancora cittadini extracomunitari che, per motivi palesemente disparati, non ci pensano su due volte e brandire (come in questo caso) un’arma bianca. Se da un lato in piazza Matteotti pare aleggi uno status di serena convivenza tra chi staziona tra le panchine, non si può dire lo stesso per piazza Del Carmine: ancora una volta i cittadini ripetono la stessa domanda, l’amministrazione comunale cosa sta facendo per tutelarci?
LE POLEMICHE. "Non solo non hanno alcun interesse ad integrarsi in un paese che non è il loro – dice senza mezzi termini il consigliere di FI, Stefano Schirru - che in quanto ospitante dovrebbe essere rispettato ed osannato, ma creano pure grossi problemi. Sono queste le risorse di cui parla la sinistra e su cui insisteva tanto la Boldrini? Basta ripetere la solita solfa – rincara l’esponente di palazzo Bacaredda - loro non scappano dalla guerra ma la portano qui,assieme alla poca volontà di rimboccarsi le maniche e alla loro sfrontatezza ed insistenza che si riversano inevitabilmente sui nostri cittadini, saturi di un'amministrazione che vede e tace”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere del Gruppo Misto, Alessandro Sorgia che dice: “Il problema si sta sottovalutando – afferma - lo avevo detto dopo le dichiarazioni programmatiche del sindaco Zedda di qualche mese fa: sono un insieme di buoni propositi e niente più. Si parlava di Cagliari e dei suoi progetti, affermando che la bellezza fosse importante per la qualità della vita ma questi episodi non fanno altro che renderla meno bella da vivere non solo per chi ci abita ma anche per chi la visita. E’ solo la punta di un iceberg: basta fare una passeggiata in centro città al mattino, la sera in molti preferiscono non avventurarsi: c'è degrado tra chi fa accattonaggio, chi chiede soldi in ogni angolo, chi deve subire la richiesta di un obolo quando parcheggia la propria auto, con il rischio che della raschiatura della carrozzeria dell'auto. Ancora ambulanti di varia nazionalità con la propria mercanzia ovunque in tutta la città, utilizzando il suolo pubblico. Sono tutti in regola? Il sindaco parla della necessità di integrazione tra le diverse culture per superare le diseguaglianze sociali e le forme di esclusione dei cittadini dalla vita pubblica - aggiunge Sorgia - senza evidentemente curarsi dei suoi cittadini. Non si può andare oltre”.