LA RINASCITA. FESTA NEL RIONE PER LA PROMOZIONE DELLA SQUADRA
Il sindaco, il parroco don Marco Lai e il presidente della società: è una grande opportunità da non perdere. di Roberto Murgia
Ora, per iscrivere i figli al Progetto Calcio Sant'Elia, i genitori faranno a gara. L'Eccellenza per un quartiere come Sant'Elia non è solo una categoria calcistica. Lo sa bene Gianfranco Morello, il capitano della squadra che da novembre ha collezionato qualcosa come 13 vittorie e 6 pareggi, riuscendo nell'impresa di accorciare la distanza con la prima in classifica di soli due punti. «L'Eccellenza è un ottimo trampolino di lancio per un quartiere che ci ha sostenuto. Per questo dedichiamo la promozione alla comunità». Anche il parroco di Sant'Elia, don Marco Lai, parla di grande opportunità: «Oggi è un giorno speciale, il quartiere ha bisogno di nuove occasioni, ebbene, sono convinto che questo nuovo impianto sportivo porterà sviluppo». Un campo in erba sintetica di cui va molto fiero il presidente della società, Franco Cardia. Ma il progetto - in parte realizzato - comprende anche una «club house con ristorante e un'altra struttura a fianco che ospiterà le tribune riservate per i giornalisti», spiega Cardia. «In tre anni abbiamo portato la squadra dalla prima categoria all'eccellenza. Ora raccogliamo i frutti e apriremo una scuola calcio che già sta registrando tante adesioni ». Senza dimenticare chi ha traghettato la squadra fino alla prima categoria, quando ancora si chiamava Cms Sant'Elia, cioè l'ex direttore sportivo, Gigi Manca. A novembre del 2008 qualcosa cambia. Si decide di fare sul serio: «Abbiamo ceduto qualche giocatore e ne abbiamo comprato altri», racconta il nuovo direttore sportivo, Roberto Ibba. Insomma la squadra è diventata più competitiva «grazie anche al gruppo di giocatori che siamo riusciti a formare», aggiunge il Mister, Giampaolo Zaccheddu. Da qui i risultati, e ieri le autorità chiamate a celebrare il passaggio in Eccellenza. E la rinascita di un quartiere. Prima don Marco Lai ha benedetto il campo che «si trova a ridosso dei palazzoni grigi regno del disagio: quest'immagine è il vero segnale del passaggio verso lo sviluppo». Poi il sindaco ha ricordato lo stesso campo un po' di anni fa, «quando ancora era in terra battuta e la polvere si sollevava. Quando mi presentarono il progetto, lo approvai subito».