Il Pigliaru bis è ufficiale: fuori Morandi e Firino. Ma le nomine il 7 marzo
Il Pigliaru bis è ufficiale: Claudia Firino (ex Sel) e Francesco Morandi (Cd) escono dalla Giunta. Al loro posto, rispettivamente alla Pubblica istruzione e al Turismo, entrano Giuseppe Dessena (ex Sel) e Barbara Argiolas (Pd area Soru). Fa il suo ingresso nell’Esecutivo pure Pier Luigi Caria (Pd, componente renziana) che all’Agricoltura prende il posto della dimissionaria Elisabetta Falchi (RossoMori). Anche Filippo Spanu (quota Pigliaru) va a coprire una casella rimasta vuota: quella delle Riforme e degli Affari generali che per quasi tre anni ha gestito Gianmario Demuro, altro dimissionario a dicembre.
A dare l’ufficialità sul Pigliaru bis è stato lo stesso governatore che in serata ha incontrato i capigruppo del Consiglio regionale. Inizialmente sembrava che il vertice interno alla maggioranza fosse in agenda per domani. Ma il capo della Giunta ha anticipato l’incontro confermando i quattro nomi che sono noti da giorni e sui quali si attendeva un atto formale, adesso arrivato.
Ciò che cambia sul rimpasto è solo la data di insediamento: il governatore firmerà i decreti di nomina martedì anziché domani. Pigliaru ha voluto accogliere la richiesta avanzata dal senatore dem, Silvio Lai, che ieri su Facebook ha bollato come “sgarbo” la sostituzione della Firino a tre giorni dall’arrivo a Cagliari della ministra Valeria Fedeli. Ma sul resto il presidente della Regione non ha fatto passi indietro, proprio a cominciare dal siluramento dell’assessora alla Pubblica istruzione sulla quale Lai stava facendo sponda col senatore Luciano Uras, capocorrente della Firino. Prima dentro Sel e adesso nel Campo progressista.
Sulla Pubblica istruzione l’hanno spuntata i tre consiglieri regionali – Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto – che il 1° febbraio hanno chiesto le dimissioni della Firino. Le ragioni di quella mossa si sono scoperte solo in questi giorni: contro il parere di Pigliaru, l’assessora ha ‘licenziato’ sia il capo di gabinetto, Giuseppe Dessena, che il consulente Andrea Dettori perché non più organici alla corrente Uras dopo lo scioglimento di Sel.
Stando alle ultime indiscrezioni che filtrano dagli ex Sel, defenestrare Dessena era anche un modo per depotenziare un suo eventuale salto nell’Esecutivo. Ma la cacciata non ha inciso sulla sua nomina ad assessore, decisa sempre da Cocco, Lai e Pizzuto.
Sul caso Morandi, a incassare la sconfitta è stato il Centro Democratico del deputato Roberto Capelli che da mesi fa opposizione alla Giunta Pigliaru e in più occasioni ha minacciato di lasciare la maggioranza. Tanto che l’uscita di scena di Morandi è legata a doppio filo ai rapporti logori tra lo stesso parlamentare e il governatore. Ma ha inciso pure il fatto che il Cd abbia un solo consigliere regionale (Anna Maria Busia) dopo l’addio di Roberto Desini, passato col Partito dei Sardi.
La guerra nel Pd, tra pezzi di ex Ds e popolari renziani, non ha invece avuto effetti sulla nomina di Pier Luigi Caria, il commercialista di Olbia non gradito a Silvio Lai, per una serie di equilibri dentro l’area Cabras in Gallura (leggi qui). Ma pure in questo caso Pigliaru ha fatto da arbitro senza venir meno agli accordi presi: da mesi i democratici erano convenuti sul fatto che spettassero due assessori a ciascuna delle tre componenti interne. Con l’ingresso in Giunta di Caria l’ex minoranza interna mette infatti la seconda bandierina, dopo quella di Virginia Mura, titolare del Lavoro. In quota Soru ecco invece Luigi Arru (Sanità) e l’assessora in pectore Barbara Argiolas. L’area popolare-riformista di Cabras-Fadda controlla i Trasporti con Massimo Deiana e gli Enti locali e l’Urbanistica attraverso Cristiano Erriu.
Il fuoco incrociato del rimpasto non ha mai investito Filippo Spanu che da martedì lascia l’ufficio di gabinetto, di cui è il capo, per entrare nell’Esecutivo: il suo posto lo prende il consulente Gianluca Serra.
La tenuta di Pigliaru bis avrà come banco di prova la più importante legge della Regione: a metà della prossima settimana – probabilmente mercoledì 8 – approda in Aula la Finanziaria 2017: sarà l’occasione per misurare lo stesso di salute della maggioranza, emendamento dopo emendamento. Pigliaru presenterà anche i nuovi assessori alla massima assemblea sarda.
Alessandra Carta
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