«La legge regionale sul Turismo è inutile e dannosa». Confcommercio e Federalberghi bocciano la proposta della commissione
26 febbraio 2017 9:39 La Redazione
Quella legge regionale sul Turismo non s’ha da fare. Confcommercio e Federalberghi Sardegna bocciano senza appello il testo unificato sul turismo che la commissione Attività produttive del Consiglio regionale, guidata dall’esponente del Pd Luigi Lotto, potrebbe approvare a breve. L’articolato porta a sintesi 14 proposte di legge presentate da maggioranza e opposizione. Sintesi che le due associazioni bollano però come un “inutile maquillage”, “inemendabile”, “dannoso per il sistema turistico sardo”, “incapace di incidere sulle dinamiche del settore, oggi l’unico in crescita”.
«Ci dispiace dirlo, ma in sintesi: abbiamo perso tempo. Nessuna delle nostre proposte e’ stata tenuta in considerazione» protesta il presidente di Federalberghi, Paolo Manca, che con quello di Confcommercio, Alberto Bertolotti, sollecita un ripensamento sul testo. «Mesi di appelli, note tecniche, audizioni, conferenze stampa» aggiunge Bertolotti.
La proposta di legge che sta per essere licenziata dall’organismo consiliare sarebbe del tutto inutile per il settore se non, addirittura, controproducente. «Il testo sul turismo tornato all’esame della commissione risulta pressochè identico al precedente. Mi auguro – incalza Bertolotti- che la commissione, in uno sforzo di umile consapevolezza, rinunci all’intento di portare la legge in Aula. Se malauguratamente dovesse accadere, spero che l’intero Consiglio regionale non si assuma la responsabilita’ di produrre un cosi’ grave danno e di cosi’ lungo periodo al sistema economico della nostra isola e lo respinga. Piuttosto che una legge cosi’ meglio niente».
In una lettera alla commissione Federalberghi ha ribadito la necessità di intervenire su cinque direttrici, gia’ indicate un anno fa: governance del sistema e livelli di governo del territorio, rafforzamento del sistema delle imprese esistenti, professionalita’ delle aziende e degli operatori, legalita’ e lotta all’abusivismo. Le associazioni sono contrarie, per esempio, all’istituzione dei Distretti turistici (“clonazione dei vecchi Sistemi turisti locali”) e propongono, invece, un modello basato sui meccanismi di gestione delle Destinazioni turistiche (Dmo), con al centro l’assessorato regionale del Turismo affiancato da un’Agenzia di promozione regionale (o Dmo regionale “Sardegna) che coordini massimo tre Dmo locali.
Altro punto dolente, oltre alla disciplina delle strutture ricettive extra-alberghiere come i b&b e alla locazione occasionale per fini turistici, é il contrasto dell’abusivismo.
«La legge proposta – conclude Bertolotti – risulta in molte parti pleonastica, moltiplica i luoghi di programmazione e decisione, rallenta notevolmente il processo decisionale, istituisce i distretti turistici, gia’ istituiti dalle norme nazionali, incatena la programmazione ai ‘tematismi’, conferisce alle Province le funzioni in materia di agenzie di viaggi, mentre la legge di riforma degli Enti locali le attribuisce alle Unioni dei Comuni. Dal momento che tutte le altre funzioni in materia turistica sono state trasferite alla Regione, tanto vale riportare anche queste».