Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Musei e natura alleati per fare turismo

Fonte: La Nuova Sardegna
18 maggio 2009

DOMENICA, 17 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Galleria comunale d’arte. Il 1º forum tecnico nell’isola per coniugare bellezze naturali e offerta culturale


Occasione è la Giornata internazionale voluta dall’International council




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. «Coniugare le bellezze naturali con l’offerta culturale» potrebbe essere il refrain di una canzone tanto lo si sente ripetuto da tutti quale formula magica per lanciare la Sardegna nell’orbita dei luoghi turistici gettonati in ogni mese dell’anno. Peccato che finora i tecnici dei musei e i gestori delle bellezze naturali non si siano mai incontrati per decidere come muoversi davvero per avviarsi su una tale strada. Succederà per la prima domani alla Galleria comunale d’arte in occasione del primo forum regionale della Sardegna Musei e Turismo. Lo ha organizzato Anna Maria Montaldo direttrice della Galleria.
L’occasione non è solo sarda perché cade nella Giornata nazionale dei musei celebrata in molte parti d’Italia oggi e spostata a domani da Montaldo per tenere il forum e anche per fare qualcosa in più: aprire tutti i musei dell’isola di lunedì, tradizionale giorno di riposo, gratuitamente. La direttrice della Galleria spiega che l’adesione dei musei sardi è stata quasi totale: «I pochissimi che non saranno aperti sarà solo perché hanno forze troppo esigue per impegnarsi anche di lunedì, ma, ripeto, saranno pochi». Montaldo è stata incaricata da Icom, l’International council of museums, di ideare e organizzare per la Sardegna le iniziative che devono servire prima di tutto a uno scopo: documentare ancora una volta l’immensa vitalità del mondo dei musei. E’ dal 1977 che Icom lancia ogni anno la giornata dei musei, ma senza una particolare visibilità dell’evento: «In effetti anche in Italia terra di musei si è poco sviluppata l’adesione, ma quest’anno Icom ha deciso di procedere attraverso i comitati regionali e il tema lanciato, i musei e il turismo, sembra dipinto addosso alla Sardegna».
Infatti la sensazione è che l’argomento sia già stato visitato.
«Direi qualcosa di diverso: l’argomento viene presentato come essenziale per la crescita turistica dell’isola, ma probabilmente strategie e percorsi non sono stati ancora elaborati e di sicuro gli operatori di un settore e dell’altro non si sono mai incontrati direttamente».
Da dove comincia il discorso?
«Da una constatazione: la Sardegna ha molta visibilità nell’offerta costiera e ora anche naturalistica, noi operatori dei musei abbiamo la consapevolezza che una tale ricchezza può diventare una prodigiosa opportunità per l’offerta culturale e museale o, al contrario, se non gestita adeguatamente, può mortificarne le potenzialità».
Insomma, lei ha inteso lanciare un messaggio: ci siamo anche noi, parliamone.
«Non solo parliamone. Da questo incontro diretto che avviene per la prima volta scaturirà un documento di azione, quasi delle linee guida per impostare un lavoro duraturo e ricco di opportunità per un settore e per gli altri. L’importanza di questo incontro sta anche in un altro fatto: parleranno tutti i rappresentanti dei musei, anche i più piccoli, che sicuramente hanno tanto da dire su come fare turismo costiero e culturale assieme. Una lezione su come coniugare l’uno e l’altro non c’è e la soluzione va cercata non in astratto, ma sulle peculiarità di ciascuna realtà locale e di ciascun operatore».
Ci vorrà del tempo.
«Ci vorrà anche del tempo, ma chissà che non emergano proposte già per l’estate. E vorrei sottolineare un altro aspetto: l’evento è stato organizzato a costo zero. Il comitato regionale Icom non ha chiesto finanziamenti. L’organizzazione è stata seguita dal personale della Galleria, dagli stagisti, dai tirocinanti e dai giovani volontari del Servizio civile. E alla fine è diventata una scommessa».
In che senso?
«Se l’economia dei consumi è finita, dobbiamo cominciare ad affrontare la realtà in modo diverso, con questa Giornata ci abbiamo provato».
Dottoressa, a cosa serve, ancora, un museo?
«A una cosa fondamentale: conservare la memoria, sapere chi siamo, da dove veniamo. Oggi il museo è molto più importante di prima, quando aveva solo funzioni di conservazione e di divulgazione culturale. Oggi è soprattutto una conservatoria territoriale. Ed un luogo dove ci si forma e si impara a lavorare. I nostri giovani ne sono la prova».