SANT'ELIA. Il nuovo impianto del Cagliari calcio sarà invece pronto fra tre anni
«Se i lavori partiranno all'inizio di aprile, l'anno prossimo il Cagliari potrà giocare nello stadio temporaneo. Ma se i tempi dovessero slittare potremmo disputare le prime giornate a Bologna». Il presidente rossoblù Tommaso Giulini si dice «contento e soddisfatto» per l'approvazione definitiva in Consiglio comunale della variante urbanistica che spiana la strada al nuovo impianto nei parcheggi dietro i “distinti” ma tiene sott'occhio il calendario.
Il sindaco Massimo Zedda assicura che il Comune sta «cercando di rispettare la tempistica e questo passaggio era molto importante perché se non c'è uno stadio provvisorio il Cagliari non può giocare qui il prossimo campionato: con questa delibera iniziamo l'iter per la realizzazione e garantiamo al Cagliari di non dover andare di nuovo da una parte all'altra». Dopo l'ok di Palazzo Bacaredda le carte arrivano ora all'esame della Regione che deve dare un parere sulla variante urbanistica. «Ricordiamo che abbiamo già dichiarato l'interesse pubblico per l'opera», assicura l'assessore regionale all'Urbanistica Cristiano Erriu, «da parte nostra c'è la disponibilità a fare una verifica di coerenza in linea col fabbisogno e con le tante aspettative della città di Cagliari e non solo».
L'esame del comitato tecnico regionale per l'urbanistica dovrebbe essere rapido, il presidente del Cagliari incrocia le dita: «Aspettiamo la pubblicazione sul Buras e ci auguriamo che possa arrivare al più presto, magari a fine febbraio, il giorno dopo saremo pronti a presentare il progetto per lo stadio temporaneo e serviranno trenta giorni per l'approvazione. Ai primi di aprile potremmo iniziare i lavori».
A giugno il Cagliari dovrà iscriversi al prossimo campionato specificando in che campo giocherà. «Nella malaugurata ipotesi ci fosse qualche ritardo potremo indicare un altro stadio per le prime due o tre partite, e potrebbe essere Bologna, ma se i tempi fossero più lunghi è da escludere che la prossima stagione si giochi nell'impianto temporaneo». A questa pratica è legato anche il futuro del Sant'Elia. «L'approvazione della variante è stato l'ultimo passaggio politico per lo stadio temporaneo ma ce ne saranno altri per quello definitivo. Per ora abbiamo tutte le risorse impegnate sullo stadio temporaneo e solo dopo la sua inaugurazione inizieremo a lavorare al progetto esecutivo del nuovo stadio - spiega il patron rossoblù - serviranno sei mesi per presentarlo poi il Comune lo metterà a bando. L'iter è lungo, giocheremo almeno tre anni nel temporaneo: allo stato attuale la data migliore per il nuovo stadio è settembre 2020».
Marcello Zasso