Non c'è stato lo sciopero che ha paralizzato Roma ma anche a Cagliari tassisti contro Ncc
Le auto bianche contestano le nuove forme di trasporto: «Sleali»
Non è chiaro il motivo ma è indubbio che i tassisti cagliaritani, come i loro colleghi del resto d'Italia, non godano delle simpatie popolari. Partendo da questo presupposto, che comunque non deve penalizzare un'intera categoria, è più difficile capire e giustificare la protesta che ha paralizzato Roma per contestare l'emendamento Lanzillotta inserito nel Decreto Milleproroghe . Il provvedimento sospende per un altro anno una serie di misure che regolamentano il servizio di noleggio con conducente (Ncc) e Uber (l'applicazione che consente ai clienti di avere un contatto diretto con gli Ncc).
TREGUA ARMATA Casta; titolari di licenze che nel mondo globalizzato non hanno più senso; monopolisti del trasporto; percorsi allungati per far aumentare il tassametro. Sono solo una parte delle accuse che colpiscono anche i tassisti cagliaritani. «Non è vero. Sono solo falsi pregiudizi», ribatte Salvatore Tonzanu, del sindacato Uritaxi. «Svolgiamo un servizio pubblico, giorno e notte. Noi le corse non possiamo rifiutarle». Il mondo dei taxi nel capoluogo è compatto: 78 dei 105 titolari delle licenze rilasciate dal Comune (che fissa anche le tariffe ed effettua i controlli) sono associati alla cooperativa 4 Mori , 13 alla coop rossoblù , 4 alla Taxi Cagliari . Solo 10 non sono iscritti ad alcuna associazione. Vi descrivono come una casta, blindata dalle autorizzazioni comunali. «Altra clamorosa inesattezza», replica Giampaolo Zedda di Federtaxi. «Le licenze riguardano l'attività e seguono direttamente l'auto». Tradotto? «A differenza del Noleggio con conducente che consente di estendere l'autorizzazione (valida in campo regionale) a più veicoli, noi siamo strettamente legati al mezzo e al Comune che ha rilasciato il documento. Una caratteristica che ci impedisce qualsiasi tipo di sviluppo». Perché siete contrari alla liberalizzazione che ha già interessato altri settori del commercio e dell'artigianato? «Ho acquistato la mia licenza con i risparmi di una vita», afferma Zedda. «Non è giusto che adesso, in nome di una non meglio specificata globalizzazione quella concessione si trasformi in un pezzo di carta straccia. Una stortura che inevitabilmente si rifletterà sugli utenti».
I NEMICI NOLEGGIATORI «I circa 20 tassisti abusivi cagliaritani non rappresentano una minaccia economica. Anzi - precisano i rappresentanti sindacali - visto che normalmente stazionano di fronte alla stazione di piazza Matteotti, contribuiscono a filtrare la clientela». I nemici giurati sono gli Ncc e l'applicazione Uber che consente di metterli direttamente in contatto con gli utenti. «È concorrenza sleale», ribatte Marco Mirabella di Uritaxi. «La norma, troppo spesso non rispettata, impone agli Ncc il rientro in autorimessa o lo stazionamento nei punti chiodo (in città piazzale Trento), dopo il trasporto del cliente. La maggior parte dei noleggiatori in pratica si sostituisce ai taxi e trasporta i clienti in varie parti della città e li va a riprendere». Vi accusano di essere contrari a Uber solo perché non riuscite a star dietro all'offerta tecnologica che offre l'applicazione. «Non è vero - dicono i sindacalisti - il 90 per cento delle auto ha in dotazione il pos per il pagamento con bancomat o carta di credito. Non solo - aggiunge Tonzanu - i mezzi della nostra coop sono dotati di sistema satellitare che consente risparmi di tempo e denaro per il cliente. Noi paghiamo regolarmente le tasse, mentre ci risulta che Uber versi le imposte in Olanda». Uber vi fa paura? «No, difficile che possa attecchire in città. Comunque - conclude Mirabella - non abbassiamo la guardia. Siamo pronti a imbarcare le auto e a protestare di fronte a Montecitorio».
Andrea Artizzu