Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quando sul Rex si serviva il tonno sardo

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2009

Menu storici



Il cibo racconta storie. A volte lontanissime nel tempo e nello spazio: la (oggi) comunissima patata un tempo veniva accusata di legami col diavolo perché cresceva sottoterra e fu sospettata di essere causa della lebbra. L'ha raccontato il presidente nazionale dell'Accademia italiana della cucina, Giovanni Ballarini, nella relazione che ha concluso il convegno promosso dall'associazione due giorni fa alla Passeggiata coperta, cui hanno partecipato anche il giornalista Mauro Manunza, lo storico dell'arte Giorgio Pellegrini e l'architetto Tatiana Kirova.
MUTAZIONI Col tempo, più lentamente di quanto non avvenga in pittura, architettura e musica ma altrettanto inesorabilmente, cambia anche il modo di concepire il cibo e di stare a tavola. Fino a ieri si poteva misurare il percorso della gastronomia italiana visitando la mostra allestita nella Galleria Umberto I: nei cartelloni, le riproduzioni di menu che coprono un arco cronologico di oltre un secolo. Dalle “liste vivande” per i reggimenti dell'esercito regio distaccati nella Libia coloniale ai ricevimenti per le Olimpiadi invernali di Torino di tre anni fa. Passando per i menu di Casa Savoia: quelli quotidiani, tutto sommato sobri (il 23 novembre del 1908, per esempio, la famiglia reale mangiò minestrone alla milanese, maionese all'antica, beccacce alla cacciatora, spinaci alla francese, noce di vitello arrosto e spuma di cioccolata) e quelli degli eventi ufficiali, sontuosi e accompagnati da un rigoroso ordine nell'assegnazione dei posti a tavola.
PRANZI DA RE E DA PAPA C'è di tutto: i pranzi dei re d'Italia prima e dei presidenti della Repubblica poi all'estero (per fare sentire a casa sua maestà Umberto I in visita a Windsor, la regina Vittoria gli fece servire crocchette alla milanese e carciofi all'italiana) e ricevimenti di capi di stato stranieri in Italia. I Papi non vanno mai al ristorante: il pontefice, in viaggio, mangia in vescovati, conventi, nunziature (le suore dorotee di Forlì, 23 anni fa, sfamarono Giovanni Paolo II offrendogli una terrina di legumi profumata al basilico, cappelletti in brodo di cappone, coniglio farcito agli aromi e sformato di verdure, il tutto annaffiato dal Sangiovese e dall'Albana di Romagna).
ALTA CLASSE Si può curiosare fra i menu dei grandi alberghi e quelli dei ricevimenti per eventi politici o culturali (la concessione dello Statuto da parte di Carlo Alberto, l'inaugurazione del monumento a Massimo D'Azeglio) o dei pranzi a bordo degli aerei Alitalia sulle rotte internazionali dei tempi d'oro (altro che low cost: si andava di aragoste di scoglio e fegato d'oca tartufato in gelatina al dragoncello). Fino al menu del viaggio inaugurale del Rex, il grande transatlantico celebrato da Fellini: una sequenza di leccornie, fra cui spicca anche, per l'orgoglio tutto isolano, anche il prelibato tonno di Sardegna. ( m. n. )

18/05/2009