Rassegna Stampa

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Ok agli spazi commerciali: nuovo Sant'Elia a vele spiegate

Fonte: web Castedduonline.it
22 febbraio 2017

 


 

Autore: Ennio Neri il 21/02/2017 20:51

 


Via libera allo stadio. Ora è tutta in discesa la strada per la realizzazione del nuovo Sant’Elia. Il consiglio comunale ha dato uno storico via libera alla variante urbanistica che consente la realizzazione di spazi commerciali all’interno del nuovo impianto sportivo che sorgerà sulle ceneri dell’attuale stadio. Strumento indispensabile per la “necessità di equilibrio economico e finanziario dell’intervento” e anche per la realizzazione della struttura provvisoria (nel parcheggio del settore distinti accanto al mercato) che dovrà ospitare le gare dei rossoblù durante i lavori, come hanno sottolineato l’assessore all’Urbanistica Francesca Ghirra e il sindaco Massimo Zedda.

Vota compatta la maggioranza. Matteo  Lecis Cocco Ortu, Pd guarda alla cucitura tra impianto e rione anche “rimuovendo il muro di separazione costituito da viale Ferrara”e anche Fabrizio Rodin, Pd sottolinea i “riflessi non solo per tifosi ma anche per residenti di Sant’Elia e tutta la città”. Carta, Rossomori: “Nel 2008 lo stadio non era in queste condizioni e fu la giunta di centrodestra di allora a non demolire dopo la relazione degli uffici tecnici, oggi l’impianto soffre di un progressivo ammaloramento e l’utilizzo è impossibile. E ora la legge degli stadi favorisce gli interventi dei privati, così noi abbiamo approvato l’interesse pubblico sulla proposta della Cagliari calcio”. Marcello, Pd rincara la dose: “Anche il centrodestra chiedeva l’area commerciale, senza canone per la società e demolizione a carico dell’amministrazione. È stata decisiva la legge del dicembre 2015. Tenete anche conto che Cellino non ha mai presentato un progetto, soltanto un plastico che non permetteva alcun iter”.

C’è l’ok del Movimento 5 Stelle, anche se Maria Antonietta Martinez, capogruppo resta “preoccupata per i 15 metri quadrati a destinazione commerciale”.

Qualche mugugno da parte dell’opposizione. Giorgio Angius, Riformatori, “sempre stati per stadio sì, spero che ora la giunta aiuti il piccolo commercio cittadino. Ma resta un punto: che fine ha fatto l’articolo sul diritto di superficie?” Alessio Mereu, Fdi chiede perché nel 2008 no e oggi c’è il sì al progetto, Alessandro Sorgia, gruppo misto chiede lumi sullo stadio provvisorio e la valutazione di impatto ambientale. Il più duro contro il progetto è Pierluigi Mannino: “E’ un centro commerciale mascherato da stadio e, anche se non c’è la vendita degli alimentari, resta una grande struttura di vendita. Oltretutto ho fatto analizzare il progetto economico e finanziario da alcuni esperti: il verdetto è stato che non è sostenibile. Perché nel 2008 il progetto è stato respinto?” Mannino ha annunciato di non voler partecipare al voto. Stefano Schirru, Fi ha ricordato a Zedda il bluff di Silvestrone, e c’è il sì anche di Piergiorgio Massidda, #Cagliari16, per il quale “la società avrà uno stadio degno. Ma per il rione di Sant’Elia non cambierà nulla”.

Il sindaco Massimo Zedda ha ricordato che è mai stato un progetto, nemmeno una richiesta e anche i tribunali si sono occupati degli stadi, come è accaduto a Quartu, “è stata decisiva la legge sull’impiantistica sportiva, noi abbiamo solo dichiarato l’interesse pubblico sul progetto e abbiamo obbligo di tempistica. E’ interesse della città e della Sardegna: nel 2001 si poteva agire diversamente, ma ora dopo 17 anni senza manutenzione e oggi c’è un privato che investe e il bene resta di proprietà pubblica”.

Tutti i voti favorevoli. La variante ora andrà alla verifica di regolarità del Ctru (Comitato tecnico regionale per l’urbanistica) e poi sarà pubblicata sul Buras entro poche settimane. A quel punto la società rossoblù potrà presentare al Comune il progetto esecutivo per lo stadio provvisorio che dovrebbe ospitare le gare interne del Cagliari a partire dal campionato 2017-2018. Il tempo necessario a demolire e ricostruire il Sant’Elia entro il 2020